Sorrento, il Wwf contesta il parcheggio nell’agrumeto di via Marziale.

21 giugno 2020 | 09:51
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Sorrento, il Wwf contesta il parcheggio nell’agrumeto di via Marziale.

Colate di cemento armato su terreno agricolo; ampliamento  del varco di accesso, originariamente pedonale con rampa in cemento armato; taglio di numerose piante di arancio, con successiva creazione di ampi spazi  tra i filari; ristrutturazione di un comodo rurale; sono solo alcune delle opere di dubbia legittimità  che rappresentano l’ennesimo sfregio apportato a uno degli ultimi polmoni verdi del centro città. Ignorato dalle Autorità locali preposte e puntualmente denunciato alla Procura della Repubblica dal Wwf Terre del Tirreno.

Sorrento – In una ottica che prevede un futuro verso la pedonalizzazione e portare fuori dal centro il traffico veicolare, la nostra città sembra invece incanalarsi nella direzione opposta. Chi sperava e forse sognava di proporre, alla prossima Amministrazione comunale, una rivalutazione di Via Marziale, nel tratto compreso tra la stazione e il Corso Italia, probabilmente rimarrà ancora una volta deluso. Il “dio denaro”, unico obbiettivo di personaggi che ormai senza ombra di dubbio potremmo definire “predatori di un territorio”dalle bellezze inestimabili ed unica fonte di benessere per una intera comunità, sembrerebbero arrivati , con l’avallo di una Amministrazione compiacente, ancora una volta prima di quel  buon senso che da queste parti sembra essere sempre più errante. Quello che con un progetto di ripavimentazione ed una totale pedonalizzazione potrebbe diventare, visto anche la presenza di  attività commerciali (ristoranti e gelateria), come un luogo, nel centro della città, dove rilassarsi e trascorre delle ore in piena tranquillità; dove la presenza ancora del verde pubblico e di un folto agrumeto renderebbero l’aria respirabile (che in una città assillata dal traffico e dall’inquinamento, sta diventando sempre più una chimera), a quanto pare, la solita speculazione autorizzata sta del tutto mandando a carte quarantotto.  Proprio la funzione vitale dell’agrumetodi Via Marziale, considerato un vero e proprio polmone in un luogo assillato dal traffico e dallo smog, sarebbe in procinto di essere del tutto compromessa. Uno storico e tipico agrumeto che da circa un anno è stato interessato da una serie di interventi che  lasciano presagire la realizzazione di un ennesimo parcheggio  e che appaiono del tutto incompatibili con la sua destinazione. E’ quanto segnala, in una dettagliata denuncia presentata tra l’altro alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dal Wwf Terre del Tirreno. Dove si evidenzia che,l’agrumeto in questione,  insiste  in una Zona  dichiarata di notevole interesse pubblico, vincolata  da un punto di vista ambientale  ed in contrasto  con quanto disposto dal PUC (Piano Urbanistico comunale) adottato dal Comune di Sorrento poiché ricadente in “Zona A”.

Una iniziativa, quella a firma del presidente, Claudio d’Esposito che fa seguito ad ulteriori segnalazioni inviate al Comando di Polizia Municipale ed all’Ufficio Tecnico Comunale già oltre un anno fa (3 aprile 2019 –prot. Wwf n. 52F/19 e 3 luglio 2019-prot.Wwf n. 101/19), il cui esito è stato, come spesso capita in questa città, il prosieguo dei lavori a quanto pare senza verifica alcuna da parte di chi di dovere!

Alla Procura della Repubblica, il presidente del Wwf Terre del Tirreno, oltre ad un particolareggiato servizio fotografico, in cui si evidenzia il totale stravolgimento dell’ennesimo agrumeto sorrentino, stavolta elenca il prosieguo di una serie di lavori la cui legittimità sarebbe alquanto dubbia. Ovvero: “Ampliamento  del varco di accesso, originariamente pedonale, su Via Marziale; Taglio di numerose piante di arancio, con successiva creazione di ampi spazi  tra i filari; realizzazione di un pergolato con reti ombreggianti; getto di una colata di cemento armato sul terreno agricolo, previo parziale sbancamento e creazione  di strutture di sostegno interrate  in cemento armato per la realizzazione  di una rampa  carrabile di accesso su via Marziale; ristrutturazione di un comodo rurale presente al suo interno, con probabile creazione di servizi igienici, non si sa con se assentiti e con quale allacciamento fognario.” – Nelle segnalazioni inviate nel 2019 al Comando di Polizia Municipale  ed all’UTC, veniva rappresentato:” come, indipendentemente dalla eventuale necessità (e sussistenza) di titoli abilitativi per la realizzazione singole opere  realizzate l’insieme delle medesime apparisse determinare l’inevitabile modifica dello stato dei luoghi e cambiamento di destinazione del fondo agricolo in questione”, invitando nel contempo le Autorità competenti a vigilare affinché in tale fondo agricolo “non si realizzasse l’ennesimo parcheggio a raso e/o attività incompatibili con la destinazione d’uso dell’area.”  Pertanto sarebbe opportuno che si ricordasse, come evidenzia d’Esposito, che “oltre alla modifica dello stato dei luoghi, in un territorio come quello del Comune di Sorrento, dichiarato di notevole interesse paesaggistico (con D.M. ai sensi della Legge1497/39) e ricadente  nell’ambito di efficacia  del Piano Urbanistico Territoriale  per l’Area Sorrentina-Amalfitana stabilito con la Legge Regionale  n. 35/87, ai sensi dell’art.146 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – D.lgs n.42 del 22/01/04: ogni intervento che modifichi il paesaggio necessita del parere preventivo della Soprintendenza  ai BB.AA.AA.” Ora visto che tali segnalazioni, da quanto dichiara il presidente del Wwf, sembrerebbero essere state lettera morta per chi è chiamato al controllo del territorio, dato che negli ultimi giorni si è potuto rilevare il proseguimento degli interventi di modifica del suolo agricolo.  Infatti ora, in varie parti, si presenta coperto di cemento e ghiaia, il che lascia intendere  che è in atto un cambiamento di destinazione d’uso dell’intera area. “Opere assolutamente non compatibili e niente affatto funzionali all’originale destinazione agricola di uno degli ultimi polmoni verdi del centro città” conclude nella denuncia Claudio d’Esposito. Ora, come spesso successo in passato, oltre al sicuro intervento della Magistratura, l’atavico quesito rimane, se nel contempo si registreranno anche iniziative da parte di chi ,più volte sollecitato, dovrebbe controllare ed evidenziare la legittimità di tali discutibili interventi. Innumerevoli e palesi sfregi, portati avanti infischiandosene di norme e regolamenti che pur tutelano un territorio dalla bellezza unica ed al quale paradossalmente si chiede, in modo costante ,di contribuire all’arricchimento sfrenato di una parte della comunità. – 21 giugno 2020 – salvatorecaccaviello.