Sorrento post Covid-19, i dubbi e le riflessioni del comm. Gaetano Mastellone.
“Da Città vivace a Città ferma e avvitata nei suoi ricordi? Vogliamo sciogliere i nodi per il futuro?” Tali sono i quesiti posti dal noto manager, affinché politica ed imprenditoria locale si rendano conto della situazione in cui versa una delle più rinomate località turistiche a livello mondiale. All’indomani dell’emergenza sanitaria da coronavirus che ha messo in ginocchio una fiorente,seppur non a top a livello di qualità, economia turistica, molti sono ora gli interrogativi a cui dare al più presto delle risposte adeguate. Di fronte a quella che sembra essere una lieve e ponderata ripresa, secondo il comm. Mastellone, il lavoro di squadra potrebbe essere la soluzione ottimale per costruire un futuro che già dai prossimi mesi invernali rivelerà il suo lato più duro e crudo. – Un territorio che sebbene continua ad essere sfruttato e martoriato e la cui tutela paradossalmente non sembra interessare a chi lo amministra ed ai tanti imprenditori che pur ne traggono benessere e ricchezza,la politica locale, come sempre in passato legata ai soliti noti,non riesce ad esprimere una personalità di spicco. Provvisto di competenza e professionalità che possa nell’immediato futuro prendere per mano quello che resta di una città che ormai, secondo Mastellone, vive di ricordi. Ben venga quindi l’associazionismo e di chi cerca di pensare ad un’altra idea di città, aggiungiamo. Ovvero un contesto altamente competitivo e proiettato verso un futuro a misura d’uomo. Dove il territorio e le sue peculiarità: ambientali, paesaggistiche ,storico culturali, siano protagonisti indiscussi e da rivalutare. Si spera pertanto in un sano e concreto interesse almeno di chi si propone di mettersi in gioco, con le dovute capacità e le giuste competenze,nel dare una decisa sterzata in una nuova e fruttuosa direzione. Dove, oltre alla tutela di quel prezioso patrimonio rappresentato dal nostro territorio,una maggiore distribuzione del benessere derivante dal turismo, siano paletti fondamentali da cui ripartire. Saremo mai in grado di chiudere con il passato e con i suoi oleati meccanismi? Saremo in grado di cogliere quella che paradossalmente dopo il covid-19 si propone essere una occasione per un concreto rinnovo? Tali continuano ad essere i dubbi che anche una persona altamente qualificata e competente come il comm. Gaetano Mastellone , da sorrentino verace, continua a porsi con profonde e costruttive riflessioni che di seguito riportiamo.(salvatorecaccaviello)
“Lo scenario attuale. Attività chiuse, e quelle che con grande coraggio hanno aperto, da poco o da tempo, sono desolatamente vuote, o quasi. Anche loro sono Eroi.
Mi auguro che a giorni la situazione si ravvivi!
La Città soffre, tanti precari senza il sorriso e con un futuro ancora da scrivere. Tanti lavoratori fermi al palo.
Da semplice Cittadino provo grande sconforto. L’assenza di comando, l’assenza progettuale, la mancanza di visione è evidente.
La mente, il comando di chi dovrebbe dettare i giochi o fungere da volano di spinta è rivolta a pensieri di conquista di altra posizione con nuovi compagni di viaggio che la nostra Città mai accetterà. Il classico Direttore d’Orchestra è sempre mancato!
Noto però diversi sorrentini che si sono associati sui social dimostrando voglia di fare, e questo è un fatto positivo. Quando c’è sano interesse, senza le solite polemiche sterili e dannose per la costruzione di un futuro migliore, è sempre un fatto positivo. Applaudo a chi cerca di pensare!
Quale sarà il futuro di questa Città? Ci si specchia sempre nel passato, nel brillante passato dove l’economia era forte, un Pil da 500 milioni annui, una ricchezza pro-capite fra le più alte in Italia! Ci si dimentica una cosa basilare … il passato non torna più, ciò che serve è costruire il futuro.
Voglio ricordare che questa volta il futuro lo si deve costruire insieme perché dal prossimo inverno sarà dura!
Ci vuole ricambio, ci vuole progettualità, ci vuole più associazionismo, ci vuole più concretezza, ci vuole meno egoismo e più distribuzione del benessere.
A causa del coronavirus si impone una riflessione profonda su come riprogettare il futuro della Città.
Non può essere un lavoro di uno, o di pochi … deve essere un lavoro di tanti e di squadra.
C’è la squadra? Ci sono i presupposti per avere una grande Sorrento futura? C’è la volontà per cercare di cambiare? Non saprei dare una risposta. A volte ci penso, credetemi mi sento solo perchè, credo, che si continua a tessere fra i soliti. Non parlo di candidati a Sindaco, parlo di squadra. Un bel mix di vecchi e nuovi sarebbe un buon inizio. Il cambiamento mica è il male! E’ solo un’opportunità da non perdere ….. credo.” – Comm. Gaetano Mastellone – 10 giugno 2020