Sport. Canottieri Napoli. Problemi finanziari, decide autoretrocessione
Alla vigilia dei suoi primi 106 anni ed a 30 dall’ottavo e ultimo scudetto, la Canottieri Napoli ha preso una decisione storica ed amara nello stesso tempo: lasciare volontariamente la scena della serie A1 di pallanuoto. Il presidente Achille Ventura ha firmato l’atto di autoretrocessione, alla luce delle nuove normative post Covid in favore della società in difficoltà economica per consentire di ripartire dalla categoria inferiore. Il tutto per risparmiare sui costi di gestione in particolare le trasferte. Il glorioso club giallorosso, fondato il 1° luglio del 1914, aveva già dato un taglio ai costi trasferendosi per le partite casalinghe dalla piscina Scandone a quella di Casoria, ma non è stato sufficiente. Purtroppo l’autoretrocessione è una mortificazione e un atto assolutamente antisportivo ma non vi era altra soluzione. Di conseguenza è arrivata la dastrica decisione, favorita dalla FIN, ma che penalizza ulteriormente la pallanuoto napoletana. Il club giallorosso ha annunciato un piano triennale per rilanciare il settore previo potenziamento del settore giovanile con i tecnici Enzo Massa ed Enzo Palmentieri per tentare di risalire al più presto in A1. Saranno tanti i giovani lanciati in prima squadra. Purtroppo la crisi della pallanuoto napoletana non è causata solo dal Coronavirus ma ha radici più profonde. In primis la mancanza di sponsor e di spettatori alle partite, scarso sostegno societari agli sforzi di giocatori e tecnici, e in ultimo la forte corrente antisportiva all’interno dei circoli con pressanti inviti dei soci a contenere i costi.