Atrani. Che sta succedendo al Conservatorio di Santa Rosalia? L’On. Conte interroga il Ministro dell’Istruzione

10 luglio 2020 | 19:01
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Atrani. Che sta succedendo al Conservatorio di Santa Rosalia? L’On. Conte interroga il Ministro dell’Istruzione

Atrani. Il Conservatorio di Santa Rosalia, guidato da ben 19 mesi (tre anni è l’ incarico di nomina ministeriale) dal Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Amalfi Ing. Pietro Fico, è oggetto di un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione da parte dell’On. Conte Federico per mettere in chiaro alcuni lati oscuri della gestione di questo ente che vanta il possesso di numerosi immobili sul territorio di Atrani, nonché il possesso dell’area conventuale di oltre 10.000 metri cubi.

Premesso che il Conservatorio di Santa Rosalia è un istituto pubblico di educazione femminile, che si trova nel territorio di Atrani, in provincia di Salerno; è un’istituzione antica, pare fondata da Filippo Vollaro e Sigismondo Di Lieto, maggiorenti di Atrani dell’epoca, con testamento del 17 aprile 1682 e con istrumento del 9 aprile 1687; fino al 1812 l’edificio ebbe carattere esclusivo di Monastero per poi passare al Consiglio degli Ospizi, divenendo un’istituzione di carattere laico con proprio statuto e regolamento; tale carattere è stato ma ritenuto fino ad oggi e il Conservatorio, come detto, è classificato, insieme ad altri istituti analoghi, quale istituto pubblico di educazione femminile.

L’Ente è retto da un consiglio di amministrazione nominato, per tre anni, dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e composto da tre consiglieri, uno dei quali presidente. Per tali funzioni non sono previste remunerazioni.

Nel 1999 venne nominato un nuovo consiglio di amministrazione che avviò da subito un’opera di rivitalizzazione e rilancio dell’Ente, che si trovava in uno stato di grave difficoltà, visto che la funzione educativa era evaporata completamente e il patrimonio immobiliare (valore catastale per oltre 5 milioni di euro), che doveva servire da sostegno alla «mission» originaria dell’Ente (fornire un’adeguata formazione alle fanciulle orfane e/o senza mezzi) era stato gestito con grande difficoltà; durante quella gestione furono adeguati i canoni di locazione degli immobili di proprietà dell’Ente, furono avviate azioni legali per il possesso e il riconoscimento di proprietà di beni immobili del Conservatorio, sollevando non poche resistenze, e si avviarono le procedure per un ritorno alla funzione educativa dell’Ente.

Alla scadenza di quel primo mandato, il consiglio di amministrazione non fu riconfermato, con sostanziale differenza rispetto alla prassi ormai consolidata che vedeva come naturale la conferma per più mandati, fino a rinuncia volontaria, dei presidenti uscenti. Agli inizi del 2007 quello stesso consiglio di amministrazione esautorato venne di nuovo nominato e riprese il progetto di recupero e rivalutazione dell’Ente, e in particolare, l’obiettivo di riavviare l’attività educativa. La legge finanziaria del 2008, però, determinò lo scioglimento di alcuni enti che avevano esaurito la loro funzione tra i quali figurava anche il conservatorio di Santa Rosalia, scioglimento mai avvenuto.

Alla fine di quel mandato, il presidente e il consiglio di amministrazione furono di nuovo sostituiti con presenze che non avevano alcun legame con il posto, tutte espresse fuori dal territorio, incontrando notevoli difficoltà di comprensione dei problemi e della realtà da gestire. Con queste stesse caratteristiche e incontrando difficoltà operative, sono stati nominati negli anni altri amministratori, che non sono riusciti ad essere incisivi e hanno proceduto, ad avviso dell’interrogante, a una gestione burocratica, a distanza, senza conoscere e risolvere temi cruciali. Qualche mese fa, a quanto consta all’interrogante, sarebbe stato nominato un nuovo consiglio di amministrazione; il condizionale è necessario perché in realtà si tratta di una nomina di cui, ad oggi, non è stato possibile visionare il documento ufficiale, al punto da legittimare dubbi sul fatto stesso che si sia compiuta. Intanto cresce sul territorio un notevole malcontento per la situazione di stallo in cui versa l’istituto e per le occasioni mancate di recupero e rilancio dello stesso.

Quindi viene chiesto al Ministro se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se e quali iniziative di competenza ritenga di adottare per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione e per il rilancio dell’istituto pubblico di educazione femminile denominato Conservatorio di Atrani, ad avviso dell’interrogante da tempo privo di una gestione oculata e attenta, capace di mettere a frutto le sue potenzialità.