Carla Agrillo: “la politica è rispondere alle esigenze del cittadino”
Una donna davvero speciale che ha dedicato la sua vita ai bambini: “sono stata una maestra di bimbi di età dai 3 ai 6 anni per 40 anni 8 mesi e 21 giorni”, come lei stessa dice. Per Carla Agrillo più che un lavoro è stata una missione ed una passione che la madre da giovane non aveva potuto coltivare, ma che ha visto la realizzazione in lei. Un’innata attitudine nel sociale e nel voler sempre aiutare il prossimo, essendo cresciuta in una famiglia numerosa, ha fatto scaturire poi il desiderio di partecipare attivamente al bene del paese. “La politica è per me il rispondere alle esigenze del cittadino. Ritengo che in penisola ci siano dei giovani veramente validi che dobbiamo tenerci stretti e garantire loro la possibilità di un futuro nella loro città”, afferma Carla che ha 2 figli che vivono fuori e che quindi conosce la sofferenza di molte madri che, per il bene dei propri figli, hanno dovuto accettare che si trasferissero altrove. “Un progetto che mi sta a cuore è quello di far riaprire la scuola di Cesarano in cui ho insegnato per 30 anni; un posto magico soprattutto per la posizione: ampia, panoramica, di facile accesso anche per chi abita nei quartieri limitrofi. Lì vorrei creare un “centro per il bambino” dove svolgere attività laboratoriali atte a far crescere in maniera sana i piccoli e dare un supporto alle loro famiglie”. In seguito al terremoto che ha colpito Amatrice 4 anni fa, Carla si è adoperata in diverse iniziative di solidarietà, come ad esempio il trasformare, insieme a Don Fabio, l’evento estivo di Casarlano “aperti per ferie” in “aperti per Amatrice”, organizzare un evento in teatro con la partecipazione di Cristian Faro, Antonio Tarantino ed altri artisti per poi destinare il ricavato al paese colpito dal sisma. Ed è stata proprio “la casa delle donne”di Amatrice, un’associazione costituita da donne che hanno creato un multilaboratorio delle artigianalità, contribuendo alla ripresa dell’economia del paese, a darle lo spunto del “centro per il bambino” che vorrebbe realizzare nella cittadina costiera.