Costa d’Amalfi, Casa del Gusto: dopo tre anni arriva un altro bando di gara per la gestione
Arriva un altro bando di gara per la gestione della Casa del Gusto in Costa d’Amalfi. La Comunità Montana Monti Lattari intende rilanciare ancora una volta il sito, costato circa 3 milioni di euro, che doveva essere una vetrina per i prodotti tipici sia del territorio costiero, che dell’ampio comprensorio dei Monti Lattari, che spazia fino alla provincia di Napoli.
L’ente intende affidare la struttura per 6 anni in concessione d’uso a titolo oneroso, con un canone di locazione annuo di 49mila euro (a base di gara): il canone comprende anche il valore degli arredi concessi in uso (che saranno rivalutati annualmente nella misura del 75% dell’indice Istat). La Comunità Montana per favorire il primo avviamento ha stabilito che il canone del primo anno sarà di 10mila euro.
Ammonta a circa 260mila euro l’introito per la Comunità Montana Monti Lattari, nel caso dovessero pervenire delle offerte, attraverso la consegna delle buste che si chiude il prossimo 4 settembre. A distanza di tre anni, è stato aperto un nuovo bando e anche questa volta tra le attività ammesse nell’utilizzo della struttura, con le annesse strumentazioni, c’è quella di ristorazione, a condizione che vengano somministrate tipicità territoriali.
Nel precedente bando del 2017, l’affidamento sembra non essere andato a buon fine: da quel che ci risulta, a farsi avanti fu infatti solo un ristoratore originario di Tramonti, Giuseppe Giordano, che in Veneto ha trapiantato una catena di pizzerie, che si aggiudicò la gestione, tanto che ci fu anche la determina di aggiudicazione (n. 73 del maggio 2018), con un canone annuo di 50mila euro.
Non sappiamo cosa sia successo, ma si tratta forse di un’opportunità mancata: solo per citare una delle imprese lodevoli di Giordano, lo scorso anno rilevò l’ex Brek di Piazza Bra, a Verona, assorbendo parte del personale e creando nuovi posti di lavoro: con il suo decimo locale aperto nel Nord Est, in pieno centro storico della città scaligera, ci fu un importante investimento di 2,8 milioni di euro.