Covid, il medico positanese Giuseppe Fiorentino ancora al lavoro: “Si riparte”. Restano 7 i ricoveri al Cotugno

Il medico invita a non abbassare la guardia, indossare correttamente le mascherine ed evitare il più possibile assembramenti

“Il virus non è affatto scomparso. E sbaglierebbe chiunque ritenesse che il nemico sia stato sconfitto”, lo spiega a Repubblica Giuseppe Fiorentino, specialista positanese già direttore di pneumologia al Monaldi, che invita i cittadini a non abbassare alla guardia. Il medico è infatti ancora al lavoro all‘Ospedale Cotugno di Napoli, dove ci sono ancora 7 ricoverati Covid, 4 in terapia subintensiva e 3 in ventilazione meccanica con casco cPap.

Lo specialista spiega che nonostante la situazione sia molto migliarata, allentare la guardia in questo momento fa correre alla Campania il rischio di una nuova ondata di focolai: non è un caso che in altre parti del mondo, le autorità sono state costrette a un nuovo lockdown.

“Le indicazioni principali per sentirsi un minimo tutelati, visto che la sicurezza totale è un obiettivo difficile da raggiungere, rimangono la mascherina, soprattutto nei luoghi chiusi e un atteggiamento protettivo mirato: evitare di fare gruppo, che vuol dire no agli assembramenti e a condizioni che li possano favorire”.

Fiorentino osserva inoltre che la mascherina è indossata dalla maggior parte delle persone in maniera scorretta: “Non serve tenerla sotto il naso che rappresenta una delle prime vie di ingresso del virus nell’albero respiratorio. E anche l’abitudine di aggiustarsela come se il fosso il nodo della cravatta, toccandola con le dita, è un gesto che rischia di favorire la trasmissione del virus dalla superficie della mascherina alle mani”.

L’ultimo bollettino dell’Unità di Crisi, indica che in data odierna i positivi al coronavirus sono 19 su oltre duemila tamponi effettuati, rispetto ai 6 positivi registrati martedì, su 1590 tamponi. L’allarme non è cessato, nonostante la bassa percentuale di casi e l’irrilevante il numero di test eseguiti: infatti, come spiega a Repubblica il dottor Fiorentino, viene circoscritta la popolazione da sottoporre a tampone.

Il Cotugno in questo momento sa come gestire i casi, nonostante si presentano situazioni cliniche simili a quelle di marzo: in questo momento ci si può affidare su tecniche diagnostiche più efficaci, con screening di ultima generazione che permettono di restituire risultati in venti minuti. Il medico di Positano comunque consiglia alle autorità di rafforzare il cordone sanitario con l’estero, onde evitare contagi con gli arrivi.