Penisola sorrentina, accesso alle spiagge libere e pagamenti illegittimi, le Associazioni sollecitano controlli concreti lungo il demanio marittimo.

17 luglio 2020 | 16:58
Share0
Penisola sorrentina, accesso alle spiagge libere e pagamenti illegittimi, le Associazioni sollecitano controlli concreti lungo il demanio marittimo.

All’indomani di una serie di contestazioni da parte dei cittadini, parte l’ennesimo dettagliato esposto, a firma del coordinatore del Movimento civico “Conta Anche Tu”, e del responsabile  VAS (Verdi ambiente e Società) –Sorrento. Indirizzato ad Autorità ed Enti Istituzionali, nonché ai sindaci di Sorrento e Massalubrense, si chiede maggiore attenzione circa  situazioni  ritenute di assoluta illegittimità lungo le spiagge e le scogliere a confine tra i due comuni. All’Autorità Giudiziaria valutare, nonché sospendere, tutte le attività illegittime  rilevate,  affinché si eviti che un eventuale contesto di illegalità  possa degenerare in modo irreparabile.

Sorrento- Dopo le numerose proteste da parte della cittadinanza, costretta a subire delle ordinanze alquanto discutibili circa l’accesso alle spiagge libere a causa dell’emergenza da coronavirus, si registra l’ennesimo intervento delle Associazioni contro le illegalità presenti lungo il territorio sorrentino. A seguito di numerose sollecitazioni, dovute per lo più dall’inspiegabile inerzia da parte delle Autorità preposte, il Movimento civico “Conta anche  Tu”VAS (Verdi,Ambiente e Società)-Sorrento, hanno sollevato la questione  che vede una parte della popolazione spesso soggetta a sottostare a dei pagamenti del tutto illegittimi in netto contrasto con quanto previsto dal  libero accesso  al mare. Un diritto che, in questa strana estate del 2020, viene spesso negato da gestori di stabilimenti o pseudo tali, a cui  determinate zone verrebbero affidate. Con l’ennesima minuziosa segnalazione a firma di Francesco Gargiulo coordinatore del Movimento “Conta anche Tu” e di Salvatore Caccaviello quale responsabile dei VAS-Sorrento, indirizzata, via pec in data 15 luglio 2020, anche al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ed al Comando Interregionale della Guardia  di Finanza, si è evidenziato che il diritto alla balneazione e l’accesso libero alle spiagge va garantito a tutti perché connesso al diritto alla salute (Cass, Sez. II, 6 febbraio 1962, n. 266) e che  la legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 251, che stabilisce “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area compresa nella concessione, anche al fine della balneazione.” Inoltre l’art. 1161Codice della  navigazione tipicizza sostanzialmente le seguenti forme alternative di condotta penalmente rilevante: Occupare abusivamente il Demanio marittimo, ossia senza alcun titolo concessorio valido ed  efficace rilasciato  all’Autorità  amministrativa competente; Impedirne l’uso pubblico; fare innovazioni non autorizzate, ossia realizzare qualsiasi tipo di modifica ad una situazione di  fatto che comporti un mutamento, una limitazione all’uso pubblico del bene demaniale,  ovvero una sua utilizzazione difforme dalle   previsioni del titolo concessorio. Con tale premessa l’attenzione delle Associazioni si è concentrata soprattutto lungo i litorali tra il confine dei  comuni di Sorrento e di Massalubrense. Nella segnalazione, pertanto inviata anche ai sindacidi Sorrento e Massalubrense,Cuomo e Balducelli ,  nonché al Comando Provinciale dei Carabinieri, alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia ed al Comando della Guardia di Finanza di Massalubrense, è stato evidenziato che proprio i comuni sono titolari  di una serie di funzioni amministrative sul Demanio marittimo tra le quali: il rilascio, il rinnovo nonché la revoca totale  o parziale  di concessioni demaniali marittime. Alle varie Autorità ed Enti Istituzionali  tra cui anche il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché la Prefettura di Napoli è stata chiesta una maggiore attenzione circa le recenti contestazioni da parte della cittadinanza, a  situazioni  ritenute di assoluta illegittimità, presso le spiagge di  Marina di Puolo e lungo la scogliera della Pignatella. Quest’ultima, una atavica situazione di illegittimità, che anche quest’anno si sta verificando lungo il suolo demaniale della scogliera e sulle proprieta confinanti. – “Dove come ogni anno” si puntualizza nell’esposto, “nonostante il diniego da parte degli Uffici comunali preposti si continua  in modo illegittimo a praticare attività commerciale di balneazione e parcheggio. Situazione del tutto illegale già più volte  denunciata e oggetto di  sequestri, negli anni precedenti, da parte dalle Autorità locali e di successivi procedimenti penali presso il Tribunale di Torre Annunziata. Verso la quale ancora una volta all’occhio del cittadino contribuente, le Istituzioni   sembrerebbero uscirne palesemente sconfitte.”  Infine alla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli e alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, proprio in merito a tali situazioni, è stato chiesto un immediato e concreto controllo di tutte le attività di balneazione, vendita e somministrazione di cibo e bevande, nonché di parcheggio, praticate sia lungo le aree di Demanio Marittimo  di tale tratto di mare. Nell’eventualità denunciare, nonché sospendere tutte le attività illegali rilevate.  Affinché si eviti che una situazione , da più parti definita precaria, possa degenerare in modo irreparabile. Di conseguenza prendere seri e doverosi provvedimenti al fine di ristabilire ordine e legalità nell’intera zona. Inoltre accertare eventuali reati configurabili nei fatti esposti, anche di carattere omissivo da parte della Pubblica Amministrazione e  delle Autorità locali preposte alla vigilanza ed al controllo del Demanio marittimo. Ancora una volta come già spesso successo in passato si deve purtroppo rilevare che spetta ai cittadini e non a chi di dovere (compreso coloro che in questo periodo, dopo essere stati per anni protagonisti nel deturpare risorse e parti del territorio, si professano esserne in modo vergognoso l’alternativa giusta per il suo futuro) evidenziare determinate situazioni sempre più spesso di illegalità e totale spregio verso le Leggi dello Stato.  Comportamenti che purtroppo sembrerebbero diventare sempre più frequenti e rientranti nella normalità. Una situazione in forte contrasto con il modo di agire di una comunità laboriosa,rispettosa delle regole e delle istituzioni. Una svolta verso un degrado e che a lungo andare potrebbero senz’altro minare  alle fondamenta l’economia  di un territorio votato al turismo ed al confronto internazionale come la Penisola Sorrentina. – 17 luglio 2020 – salvatorecaccaviello