Positano festeggia San Giacomo, la Messa delle 20 in Piazza Bellina per massimo 50 persone. Ripercorriamo la storia della Chiesa di Liparlati
Positano, come da tradizione il 25 luglio il quartiere Liparlati festeggia San Giacomo, anche se in tono ridotto per l’emergenza Covid.
S Messe ore 7 ore 19 ore 20, la S.Messa delle ore 20 sarà celebrata alla Piazza Bellina : posti a sedere e in piedi massimo 50 con mascherina e un metro di distanza ed uso igienizzante mani . La statua sarà portata in piazza prima della S.Messa, coloro che porteranno la statua dovranno portare guanti e mascherine, dopo la Messa la statua ritornerà in chiesa dove ci si potrà recare per la venerazione sempre rispettando le normative di sicurezza. Grazie per tutti coloro che partecipano con fede e devozione.
Diamo uno sguardo alla storia della Chiesa di Liparlati, intorno alla quale si è poi sviluppato il quartiere.
È la chiesa del rione Liparlati ed una delle più antiche di Positano. Fondata nel XII secolo, in onore di Santiago de Compostela, (S. Giacomo del Campo di stelle) dalla famiglia Parrata che aveva interessi commerciali con la Spagna, è il cuore intorno al quale ha preso forma e si è sviluppato l’antico borgo medievale.
Alcune decorazioni a carattere religioso, rinvenute sulle mura di vecchie case parzialmente dirute e prossime alla chiesa, fanno ritenere che vi fosse aggregato un cenobio di cui si è persa memoria.
Come la maggior parte delle chiese minori, è ad una sola navata con copertura a volta lunettata con quattro oblò, per poter meglio illuminare l’interno con i due altari. L’altare principale, in commesso marmoreo, ha, al di sopra, in una cornice, un quadro di S. Giacomo. Sul secondo altare in muratura, sulla destra, vi è un dipinto, di buona fattura, che rappresenta l’ultima cena. In una nicchia di fronte al secondo altare sono custodite le statue di rappresentanti delle varie etnie convertite al Cristianesimo.
Sull’ingresso vi è la cantoria accessibile dalla sacrestia.
Fu la prima chiesa positanese ad essere restaurata, nel XVIII sec., a cura di Giovanni Cimmini e dei suoi marinai, scampati ad un naufragio, come ricorda l’epigrafe sul pavimento parzialmente maiolicato e ora quasi del tutto consunta per il calpestio. “Insignis miraculi B. Jacobo intercedente Jhoannes Cimini ejusque nautae naufragio periculo liberati pavimentum hoc in memoriam posuere XII Kalendas majas anno aere christianae MDCCVII”. In riconoscimento e a memoria del miracolo ottenuto grazie all’intercessione di S.Giacomo, Giovanni Cimmino e i suoi marinai scampati ad un naufragio posero in opera questo pavimento nell’anno cristiano 1707. Tra la chiesetta e la Via G.Marconi vi è una casa indicata da sempre come casa Cimmino è evidente che lì doveva abitare la famiglia Cimmino che restaurò la chiesa di S. Giacomo
Al centro del pavimento sono riportati i simboli dei pellegrini che si recavano a Santiago de Compostela, bordone col nodo al centro, la conchiglia e la mantella. Si racconta che mentra la nave, che trasportava il corpo di S.Giacomo.fatto decollare da Erode Agrippa, costeggiava le coste spagnole, un cavaliere su un cavallo bianco sorse dalle onde coperto di conchiglie che furono poi assunte come simbolo del pellegrinaggio al santuario. Il pellegrinaggio a Santiago di Compostela era considerato pari al pellegrinaggio a Gerusalemme
All’esterno, ai lati dell’ingresso, sono murate due formelle in marmo con incise le figure degli apostoli S. Giacomo e S. Giovanni(?). Su quella a destra vi è la scritta R.D. GAETANO PUSO EX CHARITATE 1708 D. e su quella di sinistra FAM. PUNZI E 1709.
L’elemento peculiare che caratterizza la chiesa e con essa l’intero rione, è il campanile con la caratteristica cupoletta a cipolla rivestita con ambrogette colorate, così descritto da Errico Talamo:-Dalla sacrestia con una comoda scala si sale sul campanile. Il quale sorge a due piani ed è alto settanta palmi, ed il suo culmine acuminato a guglia, presenta da lontano una vaga vista per i vari colori che l’adornano. Ed ancora Giuseppe Vespoli:–Oltremodo caratteristico il suo campanile ritratto sullo sfondo del rione da tutti i pittori che lo trovano oltremodo artistico pur nella sua semplicità e nei suoi colori.
Si ringrazia Positanonline di Luigi Ercolino per le notizie. Auguri a tutti gli Giacomo di Positano.
Foto Giuseppe Di Martino