Positano. Sopralluogo sulla frana alle “vignetelle” al confine con Praiano. De Lucia “sei o sette distacchi di terreno fuori da zone abitate, la costa d’Amalfi convive col dissesto”

27 luglio 2020 | 08:13
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Positano. Sopralluogo sulla frana alle “vignetelle” al confine con Praiano. De Lucia “sei o sette distacchi di terreno fuori da zone abitate, la costa d’Amalfi convive col dissesto”

Positano. Sopralluogo sulla frana alle “vignetelle” al confine con Praiano. De Lucia “sei o sette distacchi di terreno fuori da zone abitate, la costa d’Amalfi convive col dissesto” .  Un gran polverone, in tutti i sensi, ieri per l’evento franoso ripreso in diretta da Positanonews, che ha impegnato il giornale della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina sul posto a seguire tutta l’evoluzione della vicenda.

Vista da vicino, come abbiamo fatto noi ieri, si chiarisce tutto. Si tratta di un’area che confina con Praiano, alla fine di Laurito, per intenderci, quindi distante da qualsiasi attività e anche dalle abitazioni, che sono nei pressi della soprastante Statale Amalfitana 163, ma la polvere caduta ha fatto impressione in questa zona delle “vignetelle”, che non ci sono più oramai, zona di vigne e coltivazioni, di cui è rimasto qualcosa nelle aree collinari, contesa fra Positano e Praiano, storicamente passata da un comune all’altro, anche se l’origine è quella della Repubblica Marinara d’ Amalfi , una zona poca servita, negli anni sono aumentati i collegamenti, l’illuminazione etc, ma ci sono comunque ancora problemi come tutte le aree distante dai centri.

Più che grandi massi, che già c’erano, perchè da decenni quell’area è considerata pericolosa dagli abitanti, è caduto pietrame e terricio .  Quell’area marina è interdetta alla navigazione da un’ordinanza, la 98 del 2013, della Capitaneria di Porto di Salerno che, già sette anni fa, ha individuato tutte le zone della Costa d’Amalfi dove c’è pericolo di caduta massi. E sono stati proprio i militari della Guardia Costiera di Amalfi e Positano, i primi ad intervenire, ieri, con una motovedetta per evitare che i diportisti più curiosi potessero avvicinarsi. Sono rimasti lì, alternandosi con una seconda motovedetta, per gran parte della giornata per garantire la sicurezza in quello specchio d’acqua. Sul posto, con un elicottero e con mezzi via terra, anche i vigili del fuoco di Maiori, polizia municipale di Positano e Praiano, i carabinieri, per effettuare i rilievi necessari. Al momento, le cause della frana restano da chiarire.

“Più che una frana, ma uno smottamento avvenuto in  più fasi, almeno sei o sette – spiega il sindaco Michele De Lucia – stamatina con  l’ufficio tecnico, faremo delle verifiche per capire esattamente se è territorio nostro o di Praiano. E’ una zona senza presenza antropica e senza alcuna attività, la balneazione e la navigazione nell’area era già vietata da prima, la prima abitazione si trova a quaranta metri più sopra da dove c’è stato il distacco. E, nonostante la distanza, per un fatto precauzionale, abbiamo ritenuto di allontanare la famiglia da quella casa. Ci auguriamo che il responso dei tecnici sia favorevole, che non ci siano problemi più seri per tutto il costone, anche se il fatto è minimale,  rispetto al polverone che ha fatto impressione perchè visto da tutto il paese, ma va attenzionato per tutto quello che potrebbe succedere. La massa franata non è grossa, perché quello che si vede in acqua è il frutto di diversi smottamenti accaduti dal 2010 ad adesso. Ma faremo una attenta valutazione della situazione. La costa d’ Amalfi convive con il dissesto, per la messa in sicurezza sta per partire un intervento dell’Anas di 6,5 milioni di euro che comprenderà Positano, Conca dei Marini, Furore e Amalfi». Si tratta di un lavoro che «aspettavamo da parecchi anni. Proprio pochi giorni fa, nel nostro comune, c’è stata la firma dell’appalto per cui credo che, da qui a poche settimane, forse subito dopo il mese di agosto, inizieranno i lavori. Ma ci vuole una programmazione importante per il dissesto da Positano a Cetara dove ci sono tanti problemi da risolvere.

Insomma la Costiera amalfiana è fragile, una delle aree più fragili della Campania e d’ Italia, e lo abbiamo visto anche nel novembre scorso con tutte le frane avvenute e interruzioni sulla Statale.  Lo smottamento forse è stato anche causato dalla siccità di un costone fragile che, non dimentichiamolo, si trova al di sotto della Statale Amalfitana, che già in passato , verso Piano di Sorrento, è crollata ed ha ceduto. Non è questo il caso, ma la fragilità del territorio è motivo in più per vietare totalmente il traffico pesante sul nostro territorio, le continue sollecitazioni di bus e camion aumentano il rischio.