Ravello, Auditorium Niemeyer alla Fondazione. La seconda nota della minoranza

2 luglio 2020 | 11:07
Ravello, Auditorium Niemeyer alla Fondazione. La seconda nota della minoranza

Ravello, il giorno dopo l’affidamento dell’Auditorium Oscar Neimeyer alla Fondazione Ravello, insorge ancora una volta la minoranza dal gruppo “Insieme per Ravello” con una seconda nota, che riportiamo di seguito.

All’indomani della concessione in comodato dell’Auditorium Oscar Niemeyer alla Fondazione Ravello, ci chiedevamo se l’atteggiamento del Sindaco, rispetto alle disastrose scelte amministrative compiute, che lo hanno visto soccombere e capitolare su tanti fronti, fosse da attribuire alla propria inadeguatezza o al tentativo di nascondere le tante contraddizioni del suo percorso politico.
Oggi, all’indomani dello storico (a suo dire), varo del rimodulato statuto della Fondazione Ravello, abbiamo la conferma di quanto il Sindaco sia inadeguato per la nostra prestigiosa Città e, del maldestro tentativo di confondere e nascondere le proprie contraddizioni ed insuccessi, con l’esaltazione dei presunti risultati ottenuti , che i fatti palesemente smentiscono.
Con l’approvazione del nuovo statuto della Fondazione Ravello infatti, la Regione Campania assume i pieni poteri e si sancisce il definitivo addio alla sbandierata centralità (ancor oggi -senza vergogna-sbandierata come realizzata) del Comune di Ravello. Sarebbe opportuno ricordare, a tal proposito, che il giusto riconoscimento al Comune di Ravello è stato raggiunto con l’elezione a Presidente della Fondazione Ravello del Sindaco Paolo Vuilleumier nel 2015. Tutti ricorderanno altresì, l’opposizione dell’allora minoranza e le ritorsioni dell’allora Presidente Caldoro con il commissariamento – poi annullato da una sentenza del TAR -e le minacce di recedere dallo status di socio della Fondazione Ravello.
Oltre al mancato raggiungimento della sbandierata centralità del Comune di Ravello, oggi si attua la definitiva e formale politicizzazione della Fondazione con la previsione che i membri nominati restino in carica per la durata del mandato dell’Ente designante. Ci chiediamo: ma quale programmazione artistico culturale di ampio respiro potrà essere realizzata con organismi che vedono modificare la propria composizione ad ogni tornata elettorale?
#ravello2021