Riproporre il tram come mezzo di trasporto in penisola sorrentina, perché no?

16 luglio 2020 | 13:17
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Riproporre il tram come mezzo di trasporto in penisola sorrentina, perché no?
Riproporre il tram come mezzo di trasporto in penisola sorrentina, perché no?
Riproporre il tram come mezzo di trasporto in penisola sorrentina, perché no?
Riproporre il tram come mezzo di trasporto in penisola sorrentina, perché no?

Le città del futuro tornano a correre sui binari del tram. Mister Outram, l’ingegnere inglese padre di questo mezzo di trasporto, era convinto che la sua creatura avrebbe avuto un futuro glorioso, così non è stato ma oggi dopo la pandemia e soprattutto, dopo i disastri ambientali e i cambiamenti climatici che stiamo vivendo, qualcosa sta cambiando. I primi tram erano già operativi alla fine del 1800, anche allora si rivelarono subito il mezzo di trasporto più pratico e meno inquinante, ma per una serie di scelte, soprattutto politiche, furono poi smantellati per fare posto alle automobili. La scelta di favorire la gomma al trasporto elettrico non si è rivelata vincente a lungo andare. Oggi però tutto il Mondo torna a guardare al tram, ed è facile capire perché: il tram non inquina, non produce emissioni climalteranti, può contenere 200 persone, gli autobus ne contengono meno, rende ordinato il traffico: i più indisciplinati automobilisti hanno timore a parcheggiare sui binari. Anche l’inquinamento acustico è ridotto al minimo. Il costo di realizzazione di una linea tranviaria è inferiore a quello della metro, e il servizio è più capillare. L’inserimento dell’impianto tranviario è spesso occasione di una riqualificazione delle strade attraversate grazie all’allargamento dei marciapiedi, al miglioramento della viabilità e dell’arredo urbano ( vedi fioriere e isole pedonali). Le rotaie inoltre non hanno bisogno di terreno cementificato e possono passare su suolo erboso. A Vauban, quartiere car-free a sud di Friburgo, il tram occupa la parte centrale del boulevard, a destra e sinistra ci sono piste ciclabili e marciapiedi, e solo una minima parte è destinata alle auto. Le strade sono state liberate dal cemento, i tram passano ogni cinque minuti e la qualità della vita degli abitanti di Friburgo è tra le migliori in Germania. Molte altre città in Europa stanno scegliendo di ripristinare le linee tranviarie. La proposta che mi viene da fare è: “perché non farlo anche in penisola sorrentina?” Si potrebbe eliminare il traffico automobilistico e puntare su un mezzo ecologico che già in passato ha servito egregiamente le nostre comunità. Il ritorno di una linea tranviaria a Sorrento che possa eventualmente servire  tutto il comprensorio sorrentino e anche quello amalfitano potrebbe rivelarsi una soluzione agli atavici problemi di vibilità del nostro contesto. Puntare su un mezzo ecologico come il tram per eliminare auto e pullman, che intasano le nostre strade, è una soluzione che varrebbe la pena prendere in considerazione. Intanto a Genova dove il traffico “impazzito” ha reso invivibile la vita ai liguri è nato il comitato “Sì Tram”, che sta portando avanti proprio questa tesi, e sulla stessa lunghezza d’onda sono oggigiorno molti amministratori di diverse città in Europa. In penisola sorrentina, dove il tram in passato è stato già sperimentato con successo, perché non cominciare a pensarci?
di Luigi De Rosa

(foto d’epoca tratte dal web)