Sant’Agnello, housing sociale: ennesimo schiaffo alle famiglie. Magistratura: “Metteteci una pietra sopra”

24 luglio 2020 | 15:00
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Sant’Agnello, housing sociale: ennesimo schiaffo alle famiglie. Magistratura: “Metteteci una pietra sopra”

Sono riusciti a parlare con la magistratura gli assegnatari degli appartamenti dell’housing sociale di Sant’Agnello, ma le notizie non sono positive. E’ avvenuto il colloquio a Torre Annunziata tra le 53 famiglie e la Magistratura per una vicenda che sa quasi di beffa.

Dopo la sentenza che difatti bloccato il dissequestro, la Magistratura è stata chiara con le famiglie: “Metteteci una pietra sopra, bisogna andare in causa”. Sembra che la linea che si stia seguendo sia quella di arrivare alla dichiarazione di abusività dell’opera, poi ci sarà un consiglio comunale in futuro con cui si stabilirà che quelle case saranno utilizzate come case popolari.

Nel frattempo, però, gli assegnatari rimarranno senza abitazione: questi possono solo chiedere la restituzione di quanto dato; una procedura che potrebbe durare anni e che prevede anche l’acquisizione da parte del Comune delle abitazioni, come detto, come case popolari.

Intanto le indagini continuano, anche se non c’è alcun indagato per adesso. Si indaga a 360 gradi, per capire se vi siano state delle irregolarità, discrepanze. Ci saranno sicuramente ulteriori sviluppi, ma si pensa a qualcosa che possa durare anni. Si parla anche di costituzione in giudizio del WWF. Vi terremo aggiornati.

Ricordiamo che tra le famiglie coinvolte ci sono persone provenienti da tutta la Penisola Sorrentina: Piano di Sorrento, Sorrento, Meta e così via.

Generico luglio 2020

Questo il post apparso sulla pagina Facebook “Housing sociale e solidale”:

“Abbiamo iniziato la giornata con l’obiettivo di avere una risposta bella, da parte della Magistratura (anche perché da entrambe le parti, Comune e Società questo ci stavano raccontando. Un’ipotetica apertura da parte della magistratura) ma così non è stato!

Un altro schiaffo ricevuto, ancora più forte di quel maledetto giorno dove sono stati messi i sigilli, quel giorno di febbraio dove si sono spenti i nostri sogni!

La Magistratura è stata chiara, METTETECI UNA PIETRA SOPRA! Iniziate una causa! E ora? Noi dovremmo aspettare 15/20 anni per riavere (forse) i soldi indietro? Ma stiamo scherzando? Ma cosa dobbiamo fare, tentare tutti un gesto estremo? È una vergogna…è uno schifo…..CI AVETE DISTRUTTO UNA VITA INTERA!”.