Sorrento. Festa del Carmine 2020

15 luglio 2020 | 20:58
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Gli inviati di Positanonews hanno seguito la solenne celebrazione liturgica con la presenza del Vescovo Monsignor Alfano, trasmettendo in diretta, per quanto possibile, dall’esterno della chiesa.

Generico luglio 2020

dal volume la devozione mariana a sorrento

Forse fu perché Mons. Brancaccio, Arcivescovo cli Sorrento, recatosi
in visita, riscontrò èhe la Congrega del “Monte della Carit􀈀 (che
nel frattempo ‘vi era stata eretta) manteneva la Chiesa in condizioni
di trascuratezza o forse perché nel XVI secolo la fama dei Carmelitani
di Napoli era giunta fino a Sorrento (Mons. Brancaccio era napoletano),
che nel 1572 la Chiesa dei SS. Martiri fu affidata a questi padri
ed il primo Priore ne fu P. Bartolomeo Pasca.
La fede di questo santo monaco, le possibilità economiche della
sua famiglia, il concorso e la pietà dei sorrentini, in poco piu di quattro
secoli, hanno contribuito alla realizzazione di quella Chiesa del
Carmine che, eretta di fronte alla Porta principale di Sorrento (sulla
quale c’era la statua del Santo Protettore, Antonino), sembra costituire
uno degli elementi di un binomio di devozione che da secoli distingue
la popolazione sorrentina.
Da pochi anni il Capitolo Generale dei Carmelitani delle Fiandre
aveva decretato che ogni Convento della Provincia di Napoli dovesse
avere una copia della Bruna del Carmelo che si venerava nella Chiesa
del Carmine Maggiore nella capitale del Regno! Perciò si può affermare
che la devozione carmelitana a Sorrento abbia avuto inizio da
quel giorno d’autunno del 1572, in cui, secondo la tradizione, partendo
dalla Dogana piccola di Napoli, via mare, la copia della “Madonna
Bruna del Carmelo” giunse alla Marina Grande, accolta
dall’entusiasmo della popolazione, sensibilizzata dal suo apostolo,
Padre Pasca.
Sviluppato su di un’area di circa mille metri, ad una sola navata, il
Tempio pone subito all’attenzione del fedele il trono dorato della