Tra Gragnano e Santa Maria la Carità risplende l’Antica Stabiae: nasce il comitato “Madonna delle Grazie”
Nasce nel rione “Madonna delle Grazie” un comitato per la promozione del turismo archeologico
Tra i Monti Lattari e il Golfo di Castellammare di Stabia, torna a risplendere la storia dell’Antica Stabiae. Stiamo parlando dell’area che attualmente fa riferimento tra gli attuali territori di Gragnano e Santa Maria la Carità, dove si trova il rione “Madonna delle Grazie”, dove nasce l’omonimo comitato di quartiere, sulla spinta di Mimmo Sabatino, che è anche presidente di questa nuova realtà, composta da Giuliano Calabrese, Giuseppe Caiazzo, Salvatore D’Antuono, Alfonso Santonicola e Giovanni Malafronte.
“Qui abbiamo un patrimonio storico importante – racconta Sabatino a Positanonews – ci sono oltre mille reperti archeologici custoditi nella Reggia di Quisisana, una pietra miliare di epoca romana l’antica strada di circa 2700 anni che ricorda l’epoca Etruria e poi il collegamento di Nuceria con Stabia, quando queste città insieme a Pompei erano rilevanti durante l’Impero Romano. Di epoca moderna è anche il torchio, oltre al nostro fiore all’occhiello, il dipinto di Sandro Botticelli della Madonna delle Grazie”.
“Il nostro obiettivo è quello di puntare sull’attrattività turistica del nostro territorio, a partire dagli Scavi di Stabia, fino ad arrivare alla via dei Pastai di Gragnano. Raccontare un luogo dove siamo nati e cresciuti rappresenta un vero privilegio”, ci ha detto Mimmo Sabatino, che durante il lockdown, coinvolgendo altre persone del quartiere, hanno dato vita a questo progetto ambizioso, che crea un connubbio interessante tra archeologia, storia, cultura ed enogastronomia. Sabatino poi è una persona che con fervida passione, ci trasmette tutta la sua energia nel voler valorizzare quello che fu il più importante snodo commerciale verso Sorrento e Nuceria Alfaterna, percorso importante quanto la via Stabiese, che traduceva alla porta più antica di Pompei.
L’attuale rione e strada via Madonna delle Grazie, posizionata nel mezzo tra i comuni di Santa Maria la Carità e Gragnano, famosa e conosciuta come la “Necropoli di Stabiae”, costituiva lo svincolo principale per i movimenti di merci da Pompei alla Costiera Amalfitana, fino all’interno con l’Agro Nocerino: Plinio il Giovane scriveva infatti che Nuceria distava 9 miglia dal mare di Stabia. Questa strada fu una delle poche rimaste attive durante l’età medioevale di essa resta infatti testimonianza in due documenti del ‘900. Fondamentali sono state anche le testimonianze di Galeno sulla salubrità di questa ricca area della Campania Felix, chiamata anche Monti Lattari, per la pregiata produzione casearia.
L’Ager Stabianus in epoca Romana era il territorio di Stabiae che comprendeva “oggi attuali comuni” Castellammare di Stabia, Gragnano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, Lettere e Casola. Con gli scavi delle ville di epoca romana sulla collina di Varano e delle fattorie nell’Ager Stabianus da citarne alcune (Villa Carmiano, Villa Petraro) il ritrovamento di strumenti per la viticoltura testimonia che il territorio era molto favorevole all’agricoltura. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. interessò anche questi terreni la presenza di lapilli che ha caratterizzato questi territori, cambiando la fisionomia all’Antica Stabiae.
La zona divenne ancor più favorevole alla coltivazione delle viti e alla produzione del vino, come testimonia la presenza di un torchio (lungo 10mt e alto 3mt) del 1400 per la spremitura dell’uva e ancora tutto ora esistente in un locale adiacente alla cappella, costruita intorno all’anno Mille, fonti orali ricordano che proprio qui nel XX secolo veniva prodotto il famoso vino di Gragnano. Da sottolineare l’importante quadro, raffigurante la “Madonna delle Grazie”, è stato eseguito 540 anni or sono, da un giovane Sandro Botticelli, che secondo una leggenda, raffigurò la Madonna con il volto di una donna amata dall’artista fiorentino.
Questo comitato muove quindi su basi storiche importanti, merita sicuramente di essere una delle più importanti attrattive nella nostra bella Regione, vi invitiamo dunque a seguire l’attività del gruppo su Facebook (alla pagina Antica Necropoli di Stabiae “Madonna delle Grazie”), che è molto affiatato ed intenzionato a coinvolgere cittadini e istituzioni, in modo da dar restituire a questi luoghi ricchi di fascino e di storia, quel stesso prestigio che elesse l’area a luogo di meditazione e di ozio per i patrizi e studiosi.