Cava de’ Tirreni, frodi con l’assicurazione: titolari di un bar rischiano il processo

Nicola Sorrentino

Avrebbero chiesto l’indennizzo, sotto forma di risarcimento, per il danneggiamento di alcune attrezzature a seguito di un incendio scoppiato nel bar che gestivano. Secondo la Procura di Nocera Inferiore, invece, l’indennizzo non era dovuto, in quanto una parte del materiale era stato rimosso prima dell’incidente. Ora in due, socio unico e gestore di fatto, di un bar a Cava de’ Tirreni, rischiano di finire a processo. A chiederlo è l’organo inquirente di Nocera Inferiore, con la richiesta di rinvio a giudizio in concorso per danneggiamento dei beni assicurati.

I fatti risalgono al 18 giugno del 2018, nel comune metelliano. L’incendio che scoppiò nella notte portò sul posto due squadre dei vigili del fuoco di Salerno e Giffoni Valle Piana, con tanto di autobotti, per domare le fiamme, che avevano distrutto in gran parte i locali della grossa attività commerciale. Questo, nella notte tra il 17 e il 18 giugno. Una parte delle attrezzature che faceva parte dell’attività, tuttavia, era stata precedentemente rimossa e restituita alla società fornitrice, in ragione di un mancato pagamento dei canoni di vendita. Questo, sempre secondo le accuse della Procura di Nocera Inferiore, con le indagini condotte dalla polizia giudiziaria a seguito di una denuncia sporta dalla compagnia assicurativa. Attraverso la presentazione delle fatture e dell’elenco delle attrezzature, erano poi stati stimati danni pari a circa 116mila euro. E dove erano inclusi tra i 39 beni inventariati, anche 29 articoli – indicati in una fattura emessa dalla srl, la società fornitrice, nel mese di agosto del 2016 – che erano stati restituiti ben diciotto giorni prima dell’incendio. E il cui valore era pari a circa 64mila euro.

L’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore si è concentrata proprio su quel movimento di beni, per poi diventare oggetto del procedimento penale attuale. Per i due imputati, incensurati, c’è ora l’istanza della richiesta di processo, a firma del sostituto e titolare dell’indagine Davide Palmieri. La parte offesa nella vicenda è la società «Unipolsai assicurazioni», che presentò querela lo scorso 4 marzo al pm di Nocera. L’ipotesi accusatoria sarà ora al vaglio del gip, in udienza preliminare.