Sorrento,turismo extralberghiero e regole anti Covid, ancora tutto in alto mare.

29 agosto 2020 | 07:18
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Sorrento,turismo extralberghiero e regole anti Covid, ancora tutto in alto mare.

Senza alcuna spiegazione il mancato coinvolgimento del comparto nella redazione dello specifico protocollo varato lo scorso giugno, con il contributo della Fondazione Sorrento, da Federalberghi, Comuni costieri e l’Azienda Sanitaria Locale. Risultato che nonostante i buoni numeri rilevati in questo scorcio di stagione, gli operatori del settore  si trovano confusi e disorientati circa le regole da applicare.  In particolar modo nelle strutture ubicate nei condomini dove iniziano a farsi sentire anche le proteste dei cittadini residenti.

Sorrento – Il caso del turista, trovato positivo al tampone per Covid-19, mentre in compagnia  di altre due persone  era viaggio verso una struttura extralberghiera della nostra città, sta sollevando una serie di polemiche in penisola sorrentina. Sebbene immediatamente  condotti in strutture apposite e sottoposti a tampone come previsto dal protocollo “Penisola Sicura”, la situazione relativa alla sicurezza anti Covid delle strutture extralberghiere in penisola sorrentina al momento sembra essere ancora in alto mare. La mancanza di regole ben precise da rispettare e da far rispettare da parte degli operatori potrebbe mettere ulteriormente in crisi l’intero comparto.

Da quanto denunciano le Associazioni di rappresentanza ed in particolare Atex con il presidente Sergio Fedele,risulta che il comparto extralberghiero non è stato mai coinvolto  nella redazione dello specifico protocollo anticovid sottoscritto lo scorso giugno da Federalberghi, Comuni e Asl in collaborazione con la Fondazione Sorrento. Né tanto meno le strutture extralberghiere e rispettive associazioni sono state informate dagli Enti preposti circa  i contenuti del protocollo a cui dovrebbero fare riferimento gli imprenditori . Quale protocollo tra quello varato da Federalberghi e quello regionale  gli operatori devono attenersi; quali sono le differenze e a chi devono fare riferimento  gli operatori extralberghieri; quali sono le strutture disponibili per i casi positivi, sono i quesiti sollevati a cui al momento inspigabilmente non viene data alcuna risposta. Mettendo in seria difficoltà un settore che tuttavia, sta cercando di recuperare una stagione del tutto compromessa. “Vogliamo e dobbiamo essere coinvolti e soprattutto informati -ha dichiarato Fedele –  per la sicurezza dei turisti e di tutti noi”.

Intanto,circa i controlli presso le attività extralberghiere ed in particolare nei B&Ballocati nei condomini, molti cittadini  si chiedono se viene rispettato il protocollo relativo ai controlli sanitari come avviene nelle strutture alberghiere.  Pertanto, in mancanza di regole precise,  tale incontrollata situazione continua ad essere subita soprattutto da chi con tali attività  non ha niente a che spartire, ovvero i cittadini residenti in tali stabili. Visto che, in mancanza di riferimenti precisi,i clienti entrano negli androni senza che gli venga rilevata la temperatura e gli venga imposto l’uso della mascherina, nel frattempo che gli stessi fanno uso di ascensori e scale condominiali. Oppure se viene poi eseguita , come prevede il protocollo la dovuta periodica sanificazione degli ambienti in comune e delle stanze una volta che il cliente ha lasciato la struttura. Una situazione del tutto fuori controllo che sta sollevando non poca preoccupazione tra la cittadinanza. Visto la totale indifferenza da parte delle Autorità  ed enti preposti, come ampiamente segnalato anche dall’associazione di rappresentanza, anche in relazione a tale critica situazione potrebbe essere oggetto dell’ennesimo intervento delle Associazioni contro le illegalità decise a segnalare tale criticità all’Autorità Giudiziaria. – 29 agosto 2020 – salvatorecaccaviello