A Fulco Pratesi, il compleanno migliore resta sempre quello trascorso all’Argentario
«Basta una nuotata pomeridiana a Cala del Gesso, basta il profilo acuto di Montecristo e quello seghettato della Corsica, il passaggio serale delle stenelle fuori di Punta Moresca, il profumo del caprifoglio etrusco e il singhiozzo notturno delle berte. Basta questo per vivere. Al diavolo tutto il resto… Io l’Argentario lo amo. Davvero.»
Fulco Pratesi
Ieri 6 settembre, Fulco Pratesi ha compiuto gli anni, un compleanno che mi piace ricordare anche dopo, nel giorno del suo non compleanno come chiama simpaticamente “Alice” di Lewis Carroll tutti gli altri giorni della vita di un uomo dopo il genetiliaco, perché Pratesi è una persona speciale, è nel novero degli italiani, che grazie a certe scelte coraggiose, ha migliorato la qualità anche della nostra vita. Non ha inventato un vaccino, né brevettato una super tecnologia ma ha umilmente insegnato a tutti noi ad avere rispetto per gli animali e l’ambiente. Fu una vera rivoluzione culturale la sua, quando di coscienza verde erano pochi ad averne. Se le persone imparassero ad ascoltare i saggi come lui di spillover, di salti di virus tra specie intendo, ne avremmo potuto avere conoscenza molto prima, e forse preso le giuste precauzioni. Ma la nostra società ascolta poco, riflette meno, clicca e condivide senza fermarsi a capire cosa diavolo sta condividendo, e dove tutta questa realtà virtuale ci sta conducendo. Fulco Pratesi, a proposito della sua vita, ha confessato senza ipocrisia che è stato un cacciatore e che un giorno in Turchia, dove si era recato per una battuta, davanti a un’orsa con tre cuccioli sentì nel profondo del proprio animo che stava facendo qualcosa di sbagliato. Tornò in Italia, diede via i fucili, e abbracciò la causa ambientalista, fondò il WWF Italia. Gli uomini intelligenti s’interrogano sempre su ciò che fanno, e spesso hanno il coraggio di cambiare ammettendo i propri errori. A Fulco Pratesi mi sento di dire solo grazie per gli anni spesi a raccontare, come giornalista, l’ambiente, gli animali, l’importanza della cura degli ecosistemi marini e terrestri. A denunciare abusi di ogni genere contro siti naturali e animali. Pratesi fa parte di quegli uomini che non hanno messo la testa sotto la sabbia, non hanno aspettato che fossero altri a risolvere i problemi legati all’inquinamento. Si è rimboccato le maniche, e ha cominciato a fare il suo. Fulco avrebbe potuto continuare a fare l’architetto, ha invece provato a salvare il Mondo, impresa difficilissima, ma non impossibile, se ognuno di noi secondo coscienza facesse la sua parte… Ho aperto questa mia breve riflessione con le sue parole sull’Argentario perché sono in sintesi tutto quello per cui, secondo Pratesi, vale la pena combattere nella vita: un paradiso: qui e ora, per tutte le creature, e non deturpato da cemento e immondizia. Non so se la famosa Greta Thunberg a 86 anni sarà ancora una paladina dell’ambiente o semplicemente, come molti movimenti contemporanei, si sarà rivelata un fuoco di paglia, mi auguro sinceramente di no. Fulco Pratesi è invece ancora la nostra guida, abbiamo bisogno di sognatori con i piedi ben piantati a terra, che facciano poche chiacchiere e molti fatti. Pratesi è una quercia, ha aggiunto un altro anello al suo tronco sempre più unico e ricco.
di Luigi De Rosa