Cava de’ Tirreni, ripartono le demolizioni: 50 case abusive nel mirino della Procura

Circa cinquanta ordinanze di abbattimento disposte dalla Procura della Repubblica: torna l’incubo abusivismo in città. Lo scrive Giuseppe Ferrara nell’articolo per La Città di Salerno in edicola oggi.

Nel più immediato futuro sono almeno tre le famiglie già destinatarie del provvedimento e che rischiano di rimanere senza un tetto sopra la testa, mentre le altre ordinanze di abbattimento dovrebbero essere eseguite progressivamente nel corso del prossimo anno. Tra immobili realizzati interamente e altri ampliati oppure “adeguati” senza le necessarie autorizzazioni, si allunga la black-list delle case abusive e con il passare degli anni le cifre hanno raggiunto livelli considerevoli.

Si stima che ben 2400 abitazioni, ricavate in diversi punti e località del territorio comunale cavese, siano state edificate senza i permessi. Non sono mancate, in passato, le situazioni limite, come hanno testimoniato proteste e fatti di cronaca originati dai provvedimenti di abbattimento di alcuni stabili. Il 2 aprile 2008 si arrivò allo scontro tra manifestanti e forze dell’ordine a San Martino (località Novelluzza), nel momento in cui si stava per procedere alla demolizione di un immobile abusivo. La mobilitazione sfociò in un duro scontro, anche fisico, che provocò diversi feriti da ambo le parti. In tempi più recenti ha suscitato scalpore la storia di Pina Fariello , la pasionaria arrivata ad accamparsi a Palazzo di Città nei giorni in cui le ruspe demolivano la sua abitazione. Inevitabilmente – visto l’argomento caldo e le vicissitudini che almeno da quindici anni si sono avvicendate sul territorio cittadino tra ruspe in azioni, cortei di protesta e occupazioni del Palazzo di Città – la questione abusivismo di necessità ha infiammato il dibattito politico in vista delle elezioni amministrative. Ad accendere la miccia è stato l’ex frate francescano e oggi candidato alla fascia tricolore, Luigi Petrone, che – a margine di un incontro con la cittadinanza nei giorni scorsi – ha reso note le intenzioni della Procura della Repubblica e la possibilità che a breve le ruspe possano tornare all’opera sul territorio cavese.

«Qualche ordinanza è già stata recapitata e altre ne arriveranno nei prossimi giorni – ha sentenziato Luigi Petrone –. Gli abbattimenti saranno programmati sicuramente dopo le elezioni ma intanto gli attuali amministratori non parlano. Non hanno il coraggio di dirlo a quelle povere famiglie che vivono il dramma dell’abbattimento al quale nessuno vuole mettere la parola fine». Non si è fatta attendere la replica dell’assessore Giovanni Del Vecchio che, nel tranquillizzare i cittadini a riguardo, non solo ha annunciato maggiori approfondimenti a riguardo ma si è particolarmente scagliato contro le modalità di fare politica dell’ex frate. «Speculare sul fenomeno dell’abusivismo di necessità e su presunti abbattimenti in arrivo (peraltro in piena emergenza Covid dove la crisi economica ha piegato numerose famiglie) per racimolare consensi è la cosa più bassa e vile che ci possa essere – ha commentato Del Vecchio –. Le affermazioni allarmanti pronunciate saranno oggetto di puntuale verifica circa la loro veridicità nelle sedi opportune, ma la cosa che non tollero è lo sterile sciacallaggio su una problematica, quella degli abusi di necessità, che la nostra amministrazione ha affrontato in questi anni di consiliatura cercando sempre soluzioni nell’ambito della legalità per essere vicini a tante persone indigenti che non hanno un tetto dove vivere e che soffrono il dramma dell’emergenza abitativa».

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