Ma chi me lo fa fare?
Ho conosciuto Antonio Prestieri , in arte Maldestro, l’anno scorso durante la kermesse musicale “Sorrento Incontra”, cantautore di grande talento, lo ricordo vincitore di premi come il “Mia Martini” (2017) e il “Jannacci”, persona generosa che a Sorrento non si è tirata indietro quando si è trattato di fare da volano a giovani promesse della musica italiana. Oggi Maldestro, a distanza di due anni, torna con un nuovo brano, “Ma chi me lo fa fare” (Arealive), dichiara al collega Mario Caruolo del “Roma” (01/09/2020) : “Ho passato metà della mia vita a mettere maschere di ogni tipo, un modo bizzarro per difendermi. Anche efficace, devo dire, ma l’anima ne stava risentendo, così ho pensato: ma chi me lo fa fare? Et voilà, via tutto. Sono venuto per come sono e, devo essere sincero, mi piaccio molto“. Quella di Maldestro è un’analisi intelligente e accattivante di un comportamento psicologico sostanzialmente di difesa, che ognuno di noi mette in atto per sopravvivere in questa società che è spesso molto dura con il singolo individuo, la stessa pandemia ci ha rivelato che le persone liberate dal lockdown ne sono uscite incattivite non migliorate, come qualcuno forse s’illudeva che potesse essere. Ma dobbiamo stare attenti, le maschere che indossiamo sono pericolose: corriamo il rischio di diventare quello che facciamo finta di essere. Ancora una volta Maldestro, come fu per la bellissima “Abbi cura di te” o la sarcastica “Sopra il tetto del Comune”, ci seduce con un brano che continua a echeggiare dentro di noi al di là del ritornello orecchiabile, oltre la musica, ci spinge a pensare e in un mondo dove si è più impegnati a condividere e laiccare è una gran cosa. “Ma chi me lo fa fare” che anticipa il prossimo progetto discografico dell’artista napoletano è disponibile in “presave”.
a cura di Luigi De Rosa