Omicidio Willy: gli assassini con il Reddito di Cittadinanza in vacanza a Positano
In vacanza con il reddito della cittadinanza nella perla della Costiera amalfitana . Giungono nuovi sviluppi dalla vicenda dell’assassinio di Willy, il 21enne che ha perso la vita durante una rissa, per difendere un compagno. La vicenda è scoppiata su tutte le testate giornalistiche nazionali, social, blog e telegiornali.
I due in passato avevano avuto guai con la giustizia, accusati di reati che hanno a che fare con condotte violente e stupefacenti. Dai primi rilievi effettuati dagli inquirenti, il tenore di vita dei fratelli non sarebbe giustificato dai redditi dichiarati; non potrebbero neanche affermare di essere aiutati dal padre poiché anche quest’ultimo avrebbe percepito il Reddito di cittadinanza.
A provare l’esatto contrario sono le vacanze a Positano, soggiorni in hotel di lusso, il Suv Audi, vestiti firmati, serate nei locali con costose bottiglie di alcolici vacanze in Costa d’ Amalfi , magari con giri anche a Capri e Sorrento , insomma ragazzi gaudenti oltre che violenti , emerge uno scenario inquietante e sconcertante.
Gabriele nelle settimane scorse era stato protagonista di un servizio della Rai in cui si parlava della sua nuova attività, un negozio di frutta e verdura, avviata dopo il lockdown, ma sembra che in quel negozio il ragazzo non stesse molto tempo.
Non abbiamo mai ricevuto o chiesto il reddito di cittadinanza”, è quanto hanno affermato Marco e Gabriele Bianchi agli inquirenti, in base a quanto riferisce il loro difensore Massimiliano Pica. “In sede di interrogatorio i miei assistiti – spiega Pica – hanno affermato di non avere mai ricevuto il reddito di cittadinanza. Di non sapere neanche di cosa si tratta“. Anche l’avvocato Vito Perugini, difensore di Francesco Belleggia, uno dei quattro arrestati per l’omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte, dichiara: “Oggi ho avuto modo di parlare con il mio assistito il quale mi ha assicurato di non avere mai richiesto ne, ovviamente, percepito il reddito di cittadinanza. In caso contrario lo avrei invitato a restituire il denaro ricevuto”.
Il giovanissimo Willy era intervenuto per difendere un suo compagno di scuola e, per questo affronto, è stato massacrato e ucciso dal gruppo rivale, composto da 4 giovani di età compresa tra 22 e 26 anni. E’ questa, secondo gli inquirenti, l’ipotesi più accredita sulla fine di Willy Monteiro, il 21enne picchiato a morte, durante una rissa, nella notte a Colleferro, vicino Roma. I quattro erano fuggiti subito dopo il delitto, ma gli investigatori, grazie alla conoscenza del territorio e ad alcune testimonianze, sono riusciti a rintracciarli.
Secondo la Guarda di Finanza i giovani non avrebbero avuto diritto all’assegno, dunque saranno tenuti a restituire tutta la somma indebitamente intascata.