Praiano. La strada chiusa da un lato dove l’ambulanza più vicina non può andare. Bisogna chiamare “Striscia la Notizia” o fare una denuncia come dice l’ex sindaco Gennaro Amendola

2 settembre 2020 | 07:26
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Praiano. La strada chiusa da un lato dove l’ambulanza più vicina non può andare. Bisogna chiamare “Striscia la Notizia” o fare una denuncia come dice l’ex sindaco Gennaro Amendola
Praiano. La strada chiusa da un lato dove l’ambulanza più vicina non può andare. Bisogna chiamare “Striscia la Notizia” o fare una denuncia come dice l’ex sindaco Gennaro Amendola
Praiano. La strada chiusa da un lato dove l’ambulanza più vicina non può andare. Bisogna chiamare “Striscia la Notizia” o fare una denuncia come dice l’ex sindaco Gennaro Amendola

Praiano ( Salerno ) . Praiano. La strada chiusa da un lato dove l’ambulanza più vicina non può andare. Bisogna chiamare “Striscia la Notizia” o fare una denuncia come dice l’ex sindaco Gennaro Amendola. La cittadina della Costiera amalfitana isolata da Positano e dai centri socio commerciali di Sorrento e Penisola Sorrentina, ma anche dall’ambulanza più vicina con il 118 che si trova a Positano, ed è quello di competenza, con una barriera messa dall’ANAS in fretta e furia, in maniera scriteriata, irresponsabile e superficiale, tanto che è dovuto intervenire il sindaco di Positano Michele De Lucia per ricordare a loro che c’erano delle famiglie in trappola se non liberavano un tratto. Una chiusura che ancora oggi non permette vie di soccorso celeri per i cittadini e che non ha senso, perchè non fare chiusure analoghe in tutte le strade dove cadono le prime pietrine? E perchè la strada per Ravello, a rischio davvero di colate, chiusa ufficialmente, rimane aperta e transitabile, a proprio rischio e pericolo con tanto di possibilità di sanzioni? Denunce e segnalazioni vanno fatte alla Procura competente, alla Regione Campania, al Ministero, ma sopratutto indagini serie sull’incendio, sulle responsabilità dei piromani, ma anche e sopratutto sulla mancanza di controllo del territorio, in un’area dove da dieci giorni spuntavano incendi, e sul ritardo allucinante dei soccorsi, che non è stato spiegato o giustificato da nessuno, la stampa fa quel che può, coi nostri potenti mezzi siamo sul posto a documentare e informare di persona, ma dovremmo trasformare Positanonews in Striscia la Notizia. Sono gli organi competenti che hanno mezzi e risorse a dover far luce su questa vicenda che oltre ad aver distrutto parte del Sentiero degli Dei, creato un enorme danno ambientale, ha messo in gravissime difficoltà economica per i danni del turismo, Agerola, Positano e Praiano, ma ne soffre anche l’indotto fino ad Amalfi e Ravello, anche se sindaci e Costiera, come al solito, sono assenti, a dimostrazione che la Costiera amalfitana ha in comune solo il nome e niente altro. Bene ha fatto Amendola a sollevare il problema, ma ora si metta nero su bianco, i primi cittadini facciano una denuncia verso gli “anonimi” , che le indagini dovranno identificare, che hanno appiccato l’incendio, che non sono intervenuti tempestivamente, che hanno messo in difficoltà, viabilità, vivibilità, sicurezza e salute dei cittadini, non bastava il coronavirus Covid-19 a creare problemi. Informazioni insufficienti e vaghe, poca segnalazione,  se non in prossimità dell’interruzione, sui GPS non risultava ancora nulla e molti turisti sono arrivati anche ieri sera, come abbiamo sentito in diretta su Positanonews, sulla strada, dopo aver fatto chilometri. Inoltre i trasporti pubblici non si sono adeguati tempestivamente ed adeguamente, una fermata fino al Tritone è stata opportuna e benvenuta, ma prima delle otto, orario utile per chi va a lavoro, non c’è nulla ne da parte del trasporto interno ne della SITA, le corse dovrebbero partire alle 6 almeno, come in tutti i paesi civili, ma qui di civiltà in questi giorni si vede ben poco.