Salernitana:tutto tace sul fronte mercato a due settimane dal via
fonte salernitana news “Questo campionato sarà importante a prescindere dall’esito perchè si sono poste le basi per vincere in futuro. Basterà ripartire dall’attuale guida tecnica e da questi calciatori per togliersi delle belle soddisfazioni: con un innesto per reparto saremo protagonisti” era opinione abbastanza diffusa fino a luglio, quando la tifoseria stava comunque ammirando una Salernitana di buona qualità e composta da tanti giocatori eccellenti per la categoria. Neanche il tempo di digerire l’amara sconfitta con lo Spezia che ha sancito il quinto fallimento tecnico consecutivo in B che, però, tutto si è sciolto come neve al sole: Ventura è andato via scrivendo una lettera che lasciava presagire scarse ambizioni future, Lotito ha portato a Roma il miglior calciatore della rosa (Akpa Akpro), si è partiti per il ritiro con il caso Micai, senza innesti in difesa, con appena tre uomini a centrocampo e senza il centravanti di riferimento. Aggiungiamo che Castori (la vera nota lieta di questa prima fase di stagione, il tecnico sta lavorando davvero bene insieme al suo staff) è andato a Sarnano con un gruppo di giovani della Primavera e con gente come Giannetti, Maistro, N’Dinga, Migliorini, Orlando, Cernigoi e Kalombo con la valigia pronta da tempo. A chi giova tutto questo? La società, che tramite un comunicato aveva promesso la serie A, ha scelto la strada del silenzio ed è forse il primo caso nella storia in cui nessun tesserato parla in ritiro nè viene presentato alla stampa il nuovo allenatore. Tutto mentre gli ultras, la tifoseria, i club e la provincia annunciano diserzione ad oltranza e chiedono alla Federazione di pronunciarsi definitivamente sulla querelle multiproprietà che, a detta dei più, è la vera causa del mancato salto di categoria. Ad ogni modo è il modo peggiore per proiettarsi alla prima di campionato: se per prendere Tutino ci vuole un mese e mezzo e, nel frattempo, il colpo è rappresentato da un centrale difensivo retrocesso col Perugia c’è ben poco da stare allegri. A questa Salernitana, per essere competitiva, servono almeno sette potenziali titolari. Anche a costo di allargare i cordoni della borsa ed investire, unico modo per ritrovare credibilità agli occhi di una piazza che non era così disamorata nemmeno quando ripartì dalla D senza segni distintivi. Tutto mentre il Pordenone spende 2,5 milioni di euro per Diaw. Le colpe ricadono spesso sul direttore sportivo Fabiani, ma è bene ricordare che è un dipendente che agisce con i budget imposti dalla proprietà. Si chieda chiarezza a Lotito, si responsabilizzi anche Mezzaroma che detiene il 50% delle quote. La B di quest’anno è di livello molto alto, non sempre può andar bene a chi vive un ritiro con un mix tra partenti e Primavera…
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