Sorrento, anche in questa campagna elettorale l’ambiente è rimasto un illustre sconosciuto
Sorrento – Come già capitato varie volte in passato, la tutela del territorio e dell’ambiente ritornano prepotentemente alla ribalta nel periodo elettorale. Dalla Pineta alle Tore, alla Regina Giovanna, alla lotta alle diverse forme di inquinamento che ormai da decenni condizionano la vita dei cittadini sorrentini, per vari candidati sindaci e consiglieri comunali ,sono stati oggetto di dibattito, se non di contesa, durante la campagna elettorale. Sebbene dall’elenco, stranamente per tutto il periodo, è mancato un argomento di estrema attualità come il Vallone dei Mulini, tutti i nostri politici o pseudo tali, dimenticando che tali sono ormai ataviche problematiche, a cui già in passato si è ampiamente promesso di dare soluzione, hanno cavalcato l’argomento ambiente, usando talvolta impropriamente il termine città green o smart, oppure sviluppo sostenibile del territorio. Termini utilizzati spesso in modo vago e talvolta senza saperne neppure il significato.L’augurio e la speranza tuttavia rimane che la prossima amministrazione possa adoperarsi e rendere finalmente attuabili determinate promesse ,affinché la nostra economia turistica non sia soltanto orientata verso quel profitto, ormai diventato forsennato, ma bensì al benessere ed a una qualità migliore della vita dell’intera comunità.(s.c.)
Sull’argomento evidenziamo un post su Facebook del Presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito.
“Sto seguendo la campagna con “spot e video” per le comunali di Sorrento. C’è chi ha puntato in modo particolare a tale affascinante e sintetica comunicazione: immagini con drone tanto spettacolari quanto abusate… buon montaggio… recitazione appiccicata con lo scotch … retorica in abbundanza… idee e progettualità prossime allo ZERO! … e l’AMBIENTE… questo sconosciuto??? Rivedo tavole grafiche e rendering di progetti rispolverati dai cassetti… con la promessa che da dopodomani si faranno… che dirvi… tali progetti sono tanto mediocri quanto obsoleti e, ahimè, in NESSUNO di loro il progettista si è preoccupato di aggiungere verde, alberi e di rendere ecocompatibili le opere!
In quanto alla vista della pineta le TORE disboscata dall’alto mi è venuta una tristezza inenarrabile!
Ci vorranno decenni, se non di più, per ricostruire il bosco distrutto, in parte dal fuoco e dal vento ma, in grossa parte, da chi oggi spera di essere ri-eletto per “continuare l’opera”?
(nelle foto un confronto della pineta nel 2017 e nel 2019… e manca quella di OGGI!!!)” – 20 Settembre 2020