Volevo dire alle persone che lo sottovalutano che il Covid non è uno scherzo.
“Il Covid center scoppia“, questo il titolo di un articolo a firma di Francesca Mari apparso sul Mattino del 24 settembre e, ahinoi, “scoppia di ricoveri“, tant’è che la direzione sanitaria ha chiesto l’ampliamento a 120 posti letto mentre i ricoverati attuali sono sessanta: 2 in rianimazione, 16 in sub-intensiva, 23 nel reparto Covid-media intensità e 20 nel reparto lieve intensità. Il direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud, dottor Gennaro Sosto, il direttore dell’azienda sanitaria, dottor Gaetano D’Onofrio e il dirigente dell’azienda sanitaria, dottor Savio Marziani hanno convocato il personale per informare dell’ampliamento del numero dei posti letto, e la risposta dei sindacati non si è fatta attendere perché la situazione attuale per il personale medico presenta diverse criticità su tutte i dispositivi di sicurezza non idonei o insufficienti all’attività presso il Covid Hospital, le condizioni climatiche e ambientali non adatte ai pazienti e al personale, infine la carenza di personale infermieristico e medico per questo motivo dagli stessi sindacati è stato chiesto un incontro con la direzione generale. Di là da queste problematiche gravi, che andranno risolte quanto prima perché un Paese come il nostro deve garantire uno standard di sicurezza idoneo per degenti e lavoratori del settore, quello che ci dice la decisione presa dai dirigenti del Covid Hospital di Boscotrecase è che la guerra è ripresa ed è più cruenta di prima. La fine del lockdown ci aveva illuso, molti hanno colpevolmente abbassato la guardia, e oggi ci ritroviamo con le mascherine da indossare anche all’aperto. Il numero di positivi in penisola sorrentina è in costante crescita, oggi 25 settembre sempre il Mattino annuncia 73 positivi tra Vico Equense e Massa Lubrense, un’escalation che non avremmo mai voluto registrare, intanto, mentre i Sindaci invocano più controlli da parte delle forze dell’ordine presenti sul territorio, il Sindaco di Piano di Sorrento, dottor Vincenzo Iaccarino, ricorda ai cittadini che presso l‘Usca di Piano di Sorrento, ex Clinica San Michele, è stato attivato il “Drive through” ma solo per gli asintomatici che hanno avuto contatti con soggetti risultati positivi e individuati attraverso il tracciamento dell’Asl, mentre per i positivi valgono i protocolli già in essere, quello che però si sollecita in generale è una maggiore tempestività nei tamponi e nel risultato degli stessi. Tornando all’interessante articolo di Francesca Mari, c’è un paziente, intervistato dalla giornalista, che dice di essere da un mese in ospedale e che nonostante stia guarendo risulta sempre positivo, lo stesso dichiara: “Volevo dire alle persone che lo sottovalutano che il Covid non è uno scherzo“. Questa frase l’ho scelta come titolo di questo mio articolo perché rimarca un concetto quanto mai fondamentale: troppe persone sottovalutano il covid che invece è un virus pericolosissimo, che ci terrà in ostaggio ancora per molto tempo. E non mi riferisco solo ai negazionisti ma anche alle persone normali che indossano la mascherina come se fosse una protezione al sottomento “dimenticando” che il virus è nelle goccioline (droplet) che emettiamo quando tossiamo, starnutiamo etc. Queste persone dovrebbero sapere che non basterà trovare un vaccino efficace. Deve esserlo per sempre. Invece il virus muta, si nasconde, ci imbroglia. L’immunologa Akiko Iwasaki ha studiato pazienti guariti dal covid-19 a Hong Kong che si sono reinfettati ma non stavano più male perché il loro sistema immunitario aveva imparato a vedersela con Sars-CoV 2, contemporaneamente in Nevada la seconda infezione si è rivelata peggiore della prima. L’ipotesi è che si fosse di fronte a stringhe diverse del virus. Gli scienziati stanno ancora studiando il virus, e solo attraverso un numero sempre maggiore di casi di persone ammalate, guarite, reinfettate riusciranno ad avere un quadro sempre più preciso di come si comporta Sars-CoV 2. Dopo lo stop alla sperimentazione del prodotto Astra-Zeneca il 9 settembre scorso, perché non basta che un composto blocchi il virus occorre che sia compatibile con il nostro corpo, e per fortuna le sperimentazioni cliniche ben congeniate hanno dei meccanismi interni di verifica che mettono al riparo da sostanze dannose, serve dunque capire quale sostanza blocca il virus, senza però arrecare ulteriori danni a noi. Essere quindi sicuri che il germe non ne aggiri la potenza ingannando il nostro sistema immunitario mutando e cambiando caratteristiche. Come dicono tutti i virologi questa è una guerra che si vincerà molto lentamente, a noi tocca, nel nostro piccolo, rallentarne la diffusione comportandoci con coscienza, rispettando i protocolli. Il covid non è uno scherzo, trovarsi in un letto d’ospedale con mezzo polmone che non funziona e il respiro che ti manca in continuazione non è uno scherzo.
di Luigi De Rosa