Amalfi. Nicola Mammato manda nota sulla Hutter che fa video sui social, ma il Liceo Marini è fra quelli che funziona meglio in Campania
Amalfi. Nicola Mammato manda nota al Ministero sulla Hutter che fa video sui social, ma il Liceo Marini è fra quelli che funziona meglio in Campania. Fibrillazione su Solange Hutter , la dirigente scolastica del Liceo Marini di Amalfi, che raccoglie gli studenti della Costiera amalfitana, da Agerola a Ravello, salvo quelli di Positano e Praiano, che per motivi logistici da anni hanno scelto Sorrento e la Penisola Sorrentina, o Cetara e Vietri sul mare orientati verso Salerno. La Hutter ha assunto, democraticamente e liberamente, una posizione critica verso le misure restrittive da lockdown e la gestione del coronavirus Covid-19, e oggi, alla luce dei morti che ci sono stati per diagnosi sbagliati, perchè assurdamente non si sono fatte le autopsie, sta diventando oramai sempre di più chiaro che qualcosa non è andato nel verso giusto. Ma saranno i posteri ad esprimere l'”ardua sentenza” , come diceva il Manzoni. Ora esistono delle regole, che al liceo vengono rispettate, ma la posizione pubblica della Preside ha attirato sicuramente fuoco e fiamme su di lei. Legittimamente il Presidente del Consiglio d’Istituto del “Marini-Gioia” di Amalfi, Nicola Mammato, sentendo che alcuni studenti hanno riferito di aver visto la preside senza mascherina, ha mandato una nota al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese, per evidenziare preoccupazioni e timori. I genitori non sono preoccupati solo ad Amalfi , ma ovunque, è la notizia di ieri di una segnalazione al Ministero da parte dei genitori di Positano , con scelta di non mandare i propri figli a scuola, per il plesso dei Colli di Fontanelle di Sant’Agnello del San Paolo di Sorrento. Ripetiamo e ribadiamo le preoccupazioni dei genitori sono legittime e vengono amplificate dalle notizie allarmanti ed allarmistiche da parte delle stesse istituzioni e dei media che possono cadere in errore in questo bailamme. Sia come sia i carabinieri e la polizia municipale non hanno riscontrato irregolarità, il rispetto del protocollo c’è a tutti i livelli. Pensiamo a quello che si è visto in alcune scuole della provincia di Napoli, ma anche a Salerno, dentro e fuori le classi. Il liceo di Amalfi , anche grazie all’uso del plesso di Atrani, è forse uno dei pochi in Campania, se non in Italia, che funziona meglio fra chi fa le lezioni in presenza. Molti a Positano e Praiano lo rimpiangono, in Penisola sorrentina, non per colpa dei presidi ma del Covid, hanno visto andare i loro figli in presenza due o tre giorni finora in tutto. Il problema principale è quello che succede fuori, e non dipende da questa preside, e neanche da nessuna altra preside, compreso in primis il trasporto, foto e video di minori accalcati l’uno sull’altro sono all’ordine del giorno sulla Circumvesuviana e l’EAV , per esempio, il sindaco di Minori Andrea Reale ha chiesto giustamente alla SITA autobus dedicati solo alla scuola e agli studenti, ma niente. . Inoltre che la Preside sollevi le condizioni in cui stanno i ragazzi in classe ci sembra giusto, i ragazzi costretti in banchi bloccati a distanza sempre con una mascherina, igienizzante in continuazione, da una parte è giusto , dall’altra è disumano per loro. Poi escono , si vedono fuori casa, vado sugli autobus o nei luoghi di ritrovo o sui bus dove si accalcano. L’unica alternativa è chiudere i nostri figli in casa e condannarli a vivere col tablet e lo smartphone. Chi ha ragione e chi ha torto? Nessuno. Il problema è che stiamo vivendo un momento terribile per noi e per i nostri figli, non c’è che da sperare che finisca al più presto tutto e si torni alla normalità. Noi di Positanonews siamo di “parte” dalla parte dell’apertura della scuola, del dare coraggio e fiducia ai nostri figli a uscire, con prudenza e sicurezza, dalla proprie case per affrontare il mondo ed i pericoli, che non sono solo il covid, ma la droga, le violenze, la cattiveria dell’essere umano, che è peggiore di ogni virus, altre malattie, il rischio di incidenti, la mancanza di lavoro e di futuro. Ci occupiamo di un territorio vasto, che arriva dalla provincia di Salerno a quella di Napoli, la paura sta dilagando a macchia d’olio, ma bisogna avere coraggio e fiducia, senza mai abbassare la guardia, bisogna puntare a far vivere la vita al di fuori dagli smartphone dove si stanno rinchiudendo. Con sicurezza, prudenza, rispetto delle regole e buon senso, a Sorrento come ad Amalfi , limitando al massimo il rischio, che è soprattutto fuori dalla scuola, siamo per farli vivere.