Carlo Acutis, il primo millennial ad essere proclamato beato
Carlo Acutis, 15enne genio dell’informatica, proclamato beato.
Assisi – “Il mio Carlo, che hanno proclamato beato era una di quelle persone che, quando ci sono, tu stai meglio, racconta padre Roberto Gazzaniga al Corriere della Sera (11 ottobre 2020), lo vedevo e mi veniva da dire: questo è un pezzetto di cielo per gli altri ragazzi”. E’ stata ufficialmente aperta la tomba con il corpo del giovane venerabile Carlo Acutis che resterà visibile ai fedeli di tutto il mondo fino al 17 ottobre. Il corpo di Carlo è stato trovato “intero”, non incorrotto, traslato nel 2016 al Santuario della Spogliazione, resterà esposto fino al 17 ottobre. Carlo Acutis è stato beatificato ieri 10 Ottobre 2020. Si potrà vedere il corpo di Carlo che è stato ritrovato in modo integro, non intatto, ma integro, aveva tutti gli organi, uno di questi il cuore è stato utilizzato nel giorno della beatificazione. Nell’omelia il Vescovo di Assisi sottolinea: “Carlo verrà iscritto nell’albo dei Beati, un albo che riflette sulla terra l’albo del cielo. In realtà tra terra e cielo la distanza è più breve di quella che si possa immaginare. Cielo e terra si toccano, si intrecciano. Dal punto di vista spirituale si può vivere sulla terra abitati dal Cielo. Ce lo ricorda il nostro Carlo, desideroso di cielo al punto che nell’Eucarestia aveva trovato la sua autostrada. Oggi torna in mezzo a noi con la gioia di un volto radioso… Carlo è stato fedele all’amore di Dio. Ha scelto Dio come il tutto della sua vita. Un proposito breve come un tweet, ma bruciante come un fuoco. Non io, ma Dio“(da www.acistampa.com). Carlo Acutis è nato a Londra il 3 maggio 1991 ed è morto a Monza il 12 ottobre 2006 a causa di una leucemia fulminante. Fin da bambino visse la fede in ogni aspetto della sua vita: a soli sette anni, con la Prima comunione, ricevuta con un permesso speciale, iniziò il suo amore per l‘Eucaristia, che chiamava “La mia autostrada per il Cielo”. La sua devozione, rivolta in particolare, oltre che all’Eucaristia, alla Madonna, lo portava quotidianamente a partecipare alla messa e a recitare il rosario. I suoi modelli erano i santi Francisco e Jacinta Marto, san Domenico Savio, san Luigi Gonzaga e san Tarcisio. La sua fu un’adolescenza normale, dove c’era spazio per gli affetti familiari e l’amicizia, ma c’era anche spazio per aiutare gli ultimi. Tra le sue passioni c’era l’informatica, per la quale mostrava un grande talento, e della quale si serviva per testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web: per questo motivo viene indicato come possibile futuro patrono di Internet. Ideò e organizzò la mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, con la collaborazione dall’Istituto San Clemente I Papa e Martire. Tale mostra, ospitata nelle parrocchie che ne fanno richiesta e presente anche online, è già stata ospitata in tutti i cinque continenti: solo negli Stati Uniti d’America in quasi 10.000 parrocchie. Il Santuario rimarrà aperto dal 1 al 17 ottobre dalle 8,15 alle 22 con orario prolungato fino a mezzanotte nei giorni 9, 10 e 11, per permettere ai tanti fedeli e devoti di Carlo di venerarlo e partecipare agli eventi in programma prima e dopo la Beatificazione.
a cura di Luigi De Rosa
(foto d’archivio)