Coppa Italia:Fiorentina l’ex Napoli Jose’ Maria Callejon piega il Padova
La Fiorentina passa il turno (il terzo), giocherà a fine novembre contro l’Udinese per entrare nel tabellone principale della Coppa Italia. Ma la sofferenza contro il Padova, in testa alla classifica ma di Lega Pro, suona come un campanello d’allarme. Sì, perché sul 2-1 c’è stata prima l’azione fermata (giustamente) dall’assistente Scatragli per il fuorigioco di Santini proprio mentre Della Latta batteva a rete, e poco dopo pure il palo di Nicastro, dalla distanza, che ha rischiato di trasformarsi nell’ennesima rimonta subìta dai viola. Brividi per tutti, insomma. E’ andato in gol Callejon, al primo gol in maglia viola (seppur con una deviazione di Andelkovic), prima di lui ci aveva pensato Venuti, uno dei figli del vivaio, ma poi le pezze più grosse ha dovuto mettercele Terracciano, su Germano prima e Nicastro. E’ stato trafitto da Santini, altro giocatore che in passato era transitato dal settore giovanile della Fiorentina, autore di una sforbiciata da manuale, ma in quel caso c’è stata una catena di errori, da Pulgar a Milenkovic.
COVID NEL PADOVA. E’ successo tutto in un pomeriggio surreale, reso complicato dal Covid-19. Già, perché il fischio d’inizio, previsto in principio alle 17, è slittato di 40 minuti. Oltre alla positività emersa ieri mattina di un membro dello staff sanitario del Padova, il successivo giro di tamponi effettuati sul gruppo squadra ha evidenziato un positivo tra i calciatori e un risultato “border line” di un altro elemento, entrambi subito isolati come da protocollo, in accordo con la Asl di Firenze. I giocatori sulla panchina del Padova, poi, ci si sono seduti progressivamente, via via che arrivavano le certificazioni della negatività al test.
LA PARTITA. Pronti via, con un Padova ancora sotto shock per l’emergenza sanitaria, la Fiorentina passa in vantaggio: è Saponara, alla prima da titolare dopo 4 minuti giocati con la Samp, ad inventarsi l’assist per il colpo vincente di Venuti. Il Padova prova a reagire, ma c’è troppo nervosismo (viene espulso dalla panchina il ds Sogliano). E’ Callejon, sistemato ancora là davanti, in area, a trovare il raddoppio, con la squadra ospite costretta a ricorrere ai cartellini gialli per frenare l’impeto viola, graziata anche dalla traversa di Saponara. Ma è Mandorlini, nella ripresa, a restituire vigore ai suoi. Entrano Santini e Germano e alla Fiorentina viene il mal di testa: basta guardare gli angoli, da 4-0 nel primo tempo a 4-6 nella ripresa. E’ l’ex del vivaio (Santini) a beffare Terracciano. Entrano i big, da Ribery a Biraghi fino a Kouame, ma non cambia la sostanza. Vince la Fiorentina, ma il lavoro da fare è ancora tanto.
L’ASSENZA. Al Franchi, ieri, non c’era Rocco Commisso, il presidente della Fiorentina. Vista la situazione, con l’incertezza che in certi momenti ha fatto pensare anche ad un eventuale rinvio del match, il patron, come ha precisato il club, ha preferito non venire allo stadio: ha seguito la gara in diretta streaming su Rai Play. Adesso c’è da pensare alla Roma, prossimo avversario in campionato, domenica sera. Salvo cambi di programma, il patron potrebbe seguire la squadra all’Olimpico e poi partire per gli Usa, dopo questo mese vissuto a Firenze, con squadra e dirigenti.
fonte:corrieredellosport