Lettere da Piano di Sorrento – Cerchiamo di non ammalarci
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“CERCHIAMO DI NON AMMALARCI”
Cerchiamo di non ammalarci e non soltanto di Covid-19, che non auguro a nessuno, nemmeno al peggior nemico. Cerchiamo, stiamo attenti a non infortunarci, ad evitare di dover ricorrere ad un Pronto Soccorso, peraltro inesistente in Penisola.
Gli ospedali, quelli funzionanti, cominciano ad avvertire i primi sintomi di collasso. Sono tutti concentrati sull’epidemia, ogni altra patologia (seppur grave) in questo momento, purtroppo, non può far parte della loro attenzione e del loro intervento.
Già prima del Covid -19 la penisola sorrentina viveva, dal punto di vista ospedaliero e di risorse sanitarie, il Medioevo. Oggi a che siamo retrocessi? Alla Preistoria?
A certi signori della politica vorrei chiedere: “avete mai visitato un ospedale del Sud? O che farei meglio a chiamare avamposto?” Salvo le dovute eccezioni. Ho fatto questa esperienza tempo fa e ho dovuto constatare la carenza dei servizi igienici; molti bagni erano assolutamente indecenti, mancanza di carta igienica, di sapone o di altro disinfettante. E il discorso sarebbe lungo.
Ma veniamo a noi, ai nostri giorni. In penisola si sta ancora dibattendo, con esito negativo, sul famoso “ospedale unico”. Come vogliamo allora affrontare questa ondata del virus? Stiamo già vivendo la tragedia dei tamponi, sia per il primo, sia per il secondo di verifica, stante la totale disorganizzazione. Che cosa si vuole, da quello che una volta era chiamato medico di famiglia ed oggi è chiamato medico di base? E di questo dovrebbe occuparsi la nascente organizzazione del Comune di Sorrento, di concerto con gli altri responsabili, piuttosto che inseguire chimerici progetti di “restyling” (odiosa parola anglosassone), su quel poco che resta dal punto di vista ambientale, fortunatamente ancora protetto (si fa per dire) dai vincoli paesaggistici. Ed alludo, fra l’altro, alla pineta “Le Tore”. Sono anni che ci battiamo per la sua salvaguardia “naturale”, e speravamo che, al dopo Cuomo, vi fosse una migliore attenzione per la sua sorte. Invece pare di no, come da notizie che trapelano. In definitiva la salute è un bene primario che va prioritariamente tutelato su ogni altra cosa, ce ne stiamo rendendo conto o no?
(avv. Augusto Maresca)