Lettere da Piano di Sorrento – Il mondo dorato delle cartoline

9 ottobre 2020 | 18:55
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Lettere da Piano di Sorrento – Il mondo dorato delle cartoline

IL MONDO DORATO DELLE CARTOLINE

Piano di Sorrento ( Napoli ) . Prima se ne vedevano tante: nelle tabaccherie, nelle rivendite di giornali, sui banchi di vendita di cartolibrerie ed affini: le cartoline illustrate a colori o in bianco e nero. Riproducevano località famose, lidi turistici, monumenti celebri, statue e quadri di autore, opere frutto dell’estro di artisti conosciuti e non.
Chi andava in vacanza, chi affrontava un viaggio, certamente inviava una cartolina ai parenti, agli amici, raffigurante il sito che aveva scelto per riposarsi e divertirsi; se poi la partenza non era dovuta a motivi edonistici, questo rettangolo quadrato di carta doveva esprimere affetto e simpatia alle persone care e comunque vicine nel mondo affettivo. Un pensiero gradito per il mittente e per chi riceveva quel piccolo pezzo di intimità e di calore, legato ai sentimenti. Oggi non se ne rinvengono più, sono rimaste ingoiate dal ritmo incalzante della vita moderna e per quel velocizzare i rapporti fra le parti. Oggi gli innamorati si affidano ai messaggini del cellulare; gli auguri la gente se li scambia telematicamente: è il nuovo modo di contattarsi e di tenersi aggiornati. Le cartoline, dunque, appartengono ad un mondo dorato, una cornice da appendere alle pareti nella stanza dei ricordi.
Questo spaccato di vita, fotografato in un quadrato o in rettangolo di carta, rappresentava un momento piacevole di pausa, una riflessione affettiva che oggi non ha più ragione di essere perché non è più il tempo del romanticismo e dell’intimismo “bio” cioè naturale.
Non è certamente facile fare un paragone valutativo fra l’antico e il moderno, no: non è una cosa facile.
Se guardiamo all’aspetto squisitamente pratico, questo comunicare il più rapidamente possibile e in modo direi asettico può assumere un vantaggio.
Se invece guardiamo le cose con occhio nostalgico, quel rettangolo o quadrato di carta affiatava maggiore calore fra le persone emotivamente coinvolte.

(avv. Augusto Maresca)