Presso l’Archivio di Stato di Napoli mostra sulla sanità durante il Regno di Napoli
L’Archivio di Stato di Napoliin collaborazione con il Museo delle Arti Sanitarie di Napoli per la Domenica di Carta 2020 presenta una giornata di divulgazione sul tema Le arti sanitarie: luoghi, professioni e cure. Come annunciato dalla direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, l’intento è quello di avvicinare il grande pubblico al poderoso materiale documentario custodito nell’antico monastero benedettino dei santi Severino e Sossio. La mostra, articolata in un percorso che darà informazioni e suggestioni su alcuni aspetti dell’organizzazione sanitaria, delle pratiche e delle professioni mediche nel Regno di Napoli e delle due Sicilie, presenterà strumenti del mestiere, farmacopea, statuti professionali, luoghi della cura. Nella sala Filangieri saranno esposti documenti dell’archivio e oggetti sanitari di proprietà del museo. Sempre nel vestibolo antistante la Sala Filangieri, Marielva Torino, paleopatologa, docente presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, illustrerà metodi e strumenti adottati per l’indagine medica e storica che sta conducendo sul teschio donato all’Archivio di Stato dal principe Andrea d’Avalos nella cornice di “un laboratorio mobile”. Lo scopo è quello di datare il cranio e ricostruirne un possibile profilo storico e anatomico (l’età, la posizione sociale, il rapporto di parentela con la famiglia d Avalos) sino alla ricostruzione digitale del volto. A questa “capuzzella” il Corriere del Mezzogiorno (16 luglio 2020) dedicò già partisolare attenzione perché si tratta di un teschio importante, secondo i d’Avalos, potrebbe addirittura trattarsi di Innico, il capostipite che venne a Napoli al seguito di Alfonso d’Aragona. Staremo a vedere, intanto dopo le rilevazioni scientifiche della dottoressa Marielva Torino potrebbe essere d’aiuto il confronto sia con la moneta di Pisanello che ritrae Innico di profilo che la galleria dei ritratti di famiglia dell’illustre casata napoletana. Alle 10,30 sarà poi la direttrice dell’Archivio, Candida Carrino, a curare un dibattito con Gennaro Rispoli, medico chirurgo, direttore del Museo delle arti sanitarie, sul suo libro Scienza carità arte negli antichi ospedali d’Italia: una carrellata sui luoghi di cura della penisola, con le loro medicherie, farmacie e sale operatorie, ma anche biblioteche e archivi annessi che ne contengono la memoria storica.
Le visite guidate alla mostra saranno svolte dal personale dell’Archivio e dai volontari del Museo delle arti sanitarie.
L’accesso all’Archivio e la visita alla mostra saranno liberi e gratuiti e saranno gestiti nel rispetto della normativa anti Covid-19 .
L’orario di apertura è dalle ore 9.00 alle 13.00.
(nella foto la direttrice dell’Archivio di Sato di Napoli dott.ssa Candida Carrino)