Sorrento, con il sostegno al cambiamento, per le Associazioni contro le illegalità, dopo gli insulti e le diffamazioni, “palesi avvertimenti”.
Con il verdetto emesso la settimana scorsa da gran parte della cittadinanza, che ha stabilito un netto taglio con il passato, non ci sta a farsi da parte un certo sistema, che nel corso degli anni si era stabilito in modo perenne all’interno del Palazzo. Usando la politica per proprio tornaconto personale. Non potendo colpire altrove ,con rabbia ed una certa improvvisazione ,si scaglia verso coloro che in questi anni si sono opposti in modo netto e concreto affinché determinate “anomale situazioni” fossero ostacolate.
Sorrento -Dopo la “perfomance” ,del marzo scorso, dell’allora Assessore ai lavori pubblici, che definì in un commento su facebook “Gente senza palle” i componenti delle Associazioni ambientaliste(che all’epoca furono firmatari degli esposti alla Procura della Repubblica ed a vari Enti Istituzionali e Ministeri, affinché si facesse luce sui lavori autorizzati dal Comune all’interno del Vallone dei Mulini) che all’indomani del sequestro del cantiere avevano elogiato il lavoro portato avanti dalla Magistratura, una improvvisa “attenzione” verso le Associazioni sembra in questi giorni essersi ravvivata.
Con una certa risolutezza, ulteriori sono state le esternazioni da parte di politici locali o pseudo tali,di noti professionisti ed imprenditori del mattone, nei confronti di chi , come le Associazioni ,da anni si batte per la salvaguardia di quel patrimonio paesaggistico, storico artistico culturale, rappresentato dal nostro prezioso territorio. Una evidente e chiara “presa di posizione” che sembrerebbe avere avuto il suo culmine, proprio all’indomani della netta vittoria al ballottaggio da parte del neo sindaco Massimo Coppola. Verso il quale una parte delle Associazioni, nel valutarne il programma e la predisposizione ad un netto taglio verso il passato, aveva manifestato il proprio sostegno al ballottaggio.
Segni evidenti che un certo sistema sta traballando, quelli evidenziati in questi giorni da parte di chi non digerisce ancora quanto deciso dai cittadini sorrentini nel ballottaggio e che ha proclamato Primo Cittadino proprio l’Avv. Massimo Coppola. Un evento che ha scombussolato alle radici determinati piani che prevedevano ulteriori assalti al nostro territorio, qualora il futuro sindaco fosse stato colui che in effetti è stato inquadrato come il prosieguo del vecchio sistema. Non potendo forse sfogare altrove i postumi di quello che in effetti è stata una evidente sconfitta, l’obbiettivo di denigrazioni e minacce veniva inquadrato nel lungo e concreto percorso realizzato in questi anni proprio dalle Associazioni ambientaliste e contro le illegalità presenti da anni sul territorio sorrentino. I cui responsabili , con una serie di denunce e segnalazioni all’Autorità Giudiziaria ed importanti Enti preposti, che talvolta hanno visto in modo molto discutibile anche il coinvolgimento degli Uffici comunali e delle Autorità di controllo locali, sono riusciti nel corso degli anni a bloccare una serie di speculazioni ed operazioni poche chiare. Facenti evidentemente capo ad un certo collaudato sistema, che tuttora vedono come obbiettivo proprio quel prezioso patrimonio rappresentato dal nostro territorio e di conseguenza della nostra economia turistica. Azioni temerarie, quelle portate avanti dal Wwf Terre del Tirreno,VAS-Verdi Ambiente e Società, Movimento Civico “Conta anche Tu” Sezioni territoriali delle Associazioni Nazionali Antimafia “Antonino Caponnetto“e “Cittadini contro le mafie e la corruzione”, che nel nome di gran parte della comunità sorrentina, sempre più spesso si sono concluse con l’interesse, oltre di importanti Enti istituzionali, da parte della Procura della Repubblica e talvolta nelle Aule dei Tribunali.
Esordisce il 3 ottobre scorso, la vigilia del ballottaggio, con un post su Facebook e con una successiva quantità di “like”, un noto professionista impegnato nella progettazione e realizzazione di strutture, da anni operante anche nella Penisola Sorrentina: “Ci sono alcuni personaggi a Sorrento e in penisola Sorrentina che, facendosi scudo della immagine nobile di associazioni ambientaliste e comitati similari, hanno utilizzato questo strumento per creare la loro cosiddetta “ crescita professionale”. Epurati da ciò non potrebbero essere considerati altro che dei falliti. Per di più ,con la minaccia della denuncia facile , operano sistematica azione estorsiva nei confronti di tanti malcapitati” A quale “sistematica azione estorsiva” nonché “crescita professionale” il noto professionista si riferisse al momento non è dato sapere, né tanto meno si lascia intendere che un tale paventato intrallazzo sarà poi denunciato in Procura. La cui strada , sebbene per altri ben noti remoti e recenti motivi sembrerebbe molto nota al nostro assiduo autore di post. In quanto al “falliti” sarebbe opportuno che lo stesso invece di criticare e giudicare coloro che rappresentanti di Associazioni conosciute a livello nazionale , si battono per la salvaguardia di un contesto come quello sorrentino (per il quale si auspica un futuro improntato sulla giustizia sociale e una maggiore distribuzione del benessere, nonché un maggiore interesse verso la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico artistico culturale, ma soprattutto nel tenere lontano dal nostro tessuto socio economico l’ombra lunga della criminalità organizzata), nello specifico, esponesse prima il suo trascorso. Confrontandolo con chi, figlio di questa terra, onestamente invocando il rispetto delle regole ,senza nessuna velleità, alcuno interesse, rischiando di proprio e mettendoci la faccia a tutti i livelli, si impegna quotidianamente per la tutela e la sicurezza del proprio territorio. Bloccando una serie di malefatte che vedono come vittima proprio quel contesto da cui una intera comunità continua a trarre benessere e chi, accolto ed ospitato, ha avuto la possibilità di operare ed esprimere la propria competenza e professionalità. Mentre, proprio in merito a certe rilevanti segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, senza alcun senso e di scarsa rilevanza, sono da considerarsi determinati avvertimenti, per usare un eufemismo, qualora provengono da chi ,con l’aiuto di una certa politica, facendosi passare per un baldanzoso e scaltro imprenditore, con una certa arroganza, a sua volta minaccia denunce a destra e a manca per il danno subito dopo l’intervento della Magistratura. In particolar modo in relazione a quello che in città, viene invece definito uno scandaloso scempio ad uno dei luoghi più prestigiosi del nostro territorio. Evidenziando tra l’altro di rivalersi verso coloro che gli avrebbero apportato tali danni, (ovvero aver segnalato alla Magistratura ed alle Autorità ed Enti preposti, se fossero stati applicate norme e regolamenti). Una situazione alquanto paradossale soprattutto quando velate minacce lasciano intendere che di conseguenza, alla stessa maniera, si colpirà finanche le aziende per le quali gli associati prestano onestamente la loro opera professionale. Non solo, nel frattempo assolutamente “poco elegante” per usare un ulteriore eufemismo, mettere in discussione la volontà di una gran parte della comunità di intitolare un luogo considerato il simbolo di certe battaglie, alla memoria di chi si è battuto per la salvaguardia del nostro prezioso territorio e che all’epoca con tenacia fu in prima linea affinché l’ennesimo scempio non fosse realizzato, soltanto perché poi è stato vittima di una disgrazia personale.
Avvertimenti e velate minacce che stanno a dimostrare la pochezza di certi personaggi che finora, sembravano essere degli intoccabili, i padroni del palazzo, tanto da condizionare l’operato di una amministrazione che sotto tale aspetto ha dimostrato, un’ampia ma spesso collaborativa debolezza. a questo punto sembra evidente che gente abituata da anni a confrontarsi con Autorità ed enti Istituzionali ad avere un costante collaborativo confronto con l’Autorità giudiziaria, possa farsi intimorire da determinati personaggi che nel corso degli anni in modo subdolo approfittando di una certa collaborazione da parte di chi invece, a livello locale, è preposto ad applicare leggi e regolamenti, abbia approfittato per ingrossare i propri patrimoni, nonché spianare la strada a determinati temibili fenomeni da sempre estranei al territorio sorrentino. Le tante battaglie vinte negli ultimi decenni stanno a dimostrare che l’opera di contrasto, portata avanti da cittadini onesti e perbene, oltre ad un freno a determinati intrallazzi che in modo evidente hanno trovato anche la collaborazione all’interno del Palazzo, continueranno in modo costante e temerario anche in futuro contro chi si oppone al fatto che il nostro territorio possa essere tutelato e rappresentare una opportunità per tutti coloro che con onestà e rispetto delle regole intendono operarvi. Determinate insinuazioni, avvertimenti e minacce non potranno che essere il carburante per una macchina ormai collaudata che non conosce ostacoli, ne tanto meno timore di chi bensì dovrebbe quanto meno vergognarsi di quello che all’improvviso in queste settimane (grazie a gran parte dei cittadini sorrentini) è risultato essere, oltre ad una evidente sconfitta, il vero e definitivo fallimento di un certo modo di operare.- 13 ottobre 2030 – salvatorecaccaviello.