"Antonella Lembo" attendendo lo sbarco |
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“Antonella Lembo”, marittimi della penisola sorrentina da oltre un anno ancora a bordo

12 novembre 2020 | 10:04
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“Antonella Lembo”, marittimi della penisola sorrentina da oltre un anno ancora a bordo

Siamo qui a raccontarvi ancora una volta la storia della “Antonella Lembo” perché i nostri marittimi sono ancora a bordo, alcuni da oltre un anno. Per uno che come me ha avuto il padre, che per tutta la vita ha fatto questo mestiere, tali vicende non possono passare sotto silenzio. Il procidano Tommaso Scotto di Perrotolo, primo ufficiale di coperta della “Antonella Lembo”, nave Bulk Carrier di proprietà della “Fertilia Spa” di Torre del Greco ancora oggi, 12 novembre, a Pasquale Raicado su “La Repubbica Napoli” dice che nonostante gli appelli, la situazione non è cambiata. Il sindaco di Procida Dino Ambrosino con una lettera aveva ottenuto l’interessamento della vice Ministra agli Affari Esteri Marina Sereni, che attraverso l’ambasciata di Pechino era riuscita a sollecitare le autorità di Tianjin, porto vicino a quello di Huanghua dove la nave deve scaricare le 91.500 tonnellate di carbone metallurgico australiano trasportate, perché si attivino a favore dell’equipaggio italiano. Ma ad oggi la situazione non è cambiata. In sintesi le autorità cinesi hanno stabilito che i movimenti equipaggio (ovvero gli sbarchi e gli imbarchi per le turnazioni) possono avvenire, per limitare la circolazione di persone, solo in 10 porti (Tianjin, Qingdao,Shanghai, Ningbo, Xiame,n Fuzhou, Dalian, Guangzhou, Shenzhen e Haikou). Quello di Tianjin dista poche miglia da Huanghua. Quindi, per poter effettuare il cambio equipaggio (ma l’armatore o il gestore della nave deve presentare domanda 14 giorni dopo che la nave ha lasciato l’ultimo porto di scalo), dovrebbe presentarsi a Tianjin, ma così facendo (prescindendo dalle altre spese connesse a tale spostamento) perderebbe il turno e la priorità acquisita di scarico a Huanghua, dove comunque dovrebbe poi ripresentarsi per scaricare la merce (come da contratto), finendo in coda. Tutto ciò significa, in termini economici, decine di migliaia di dollari al giorno. E’ evidente che nessun attore della filiera logistica/economica (venditore, ricevitore, noleggiatore, armatore) vorrà rimetterci più del dovuto. E’ tutto qui il nodo da sciogliere. Ciò anche se tra i due porti vi è solo meno di mezza giornata di navigazione. Quella che si gioca è quindi una partita tutta economica che come soluzione potrà avere solo la paziente attesa del turno di scarico della merce che purtroppo in gran parte dei porti del mondo vede le operazioni rallentate dall’emergenza pandemica. Noi siamo qui a raccontarvi dei nostri marittimi, e non li abbandoneremo. Augurandoci che non debbano trascorrere il Natale a 15 miglia dalla costa in pieno Oceano, mi piace ricordare ancora una volta gli altri colleghi campani del primo ufficiale Tommaso Scotto di Perrotolo: Francesco Mastellone di Sant’Agnello, Pietro Starace di Vico Equense, Michele Schiano di Tunnariello di Monte di Procida.
a cura di Luigi De Rosa

(la foto della nave è tratta dal web)