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Francisco Andragnes e Francesco Saverio Esposito alla scoperta delle radici italiane

6 novembre 2020 | 14:01
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Francisco Andragnes e Francesco Saverio Esposito alla scoperta delle radici italiane

Piano di Sorrento. Alcuni giorni fa sono stato contattato da un imprenditore americano , il dottor Francisco Andragnes di New York, che mi chiedeva di acquistare la copia di un libro “Un romanzo lungo tre secoli” dell’Avv. Francesco Saverio Esposito. Mi richiedeva il testo perché era alla ricerca delle sue radici. Il Signor Andragnes, infatti, è in parte di origini argentine ma per il 75%, come scrive lui, italiano, e in quel 75% di sangue italiano ce n’è una buona parte di sangue metese, degli Scarpati. Il Signor Andragnes desiderava leggere il testo di Francesco Saverio Esposito perché gli era stato detto che in esso l’autore ha ricostruito grazie ad anni di ricerche d’archivio la storia dei Maresca, degli Scarpati e dei Cafiero, famiglie sorrentine alle quali l’imprenditore newyorchese era interessato. Purtroppo il saggio dall’Avv. Francesco Saverio Esposito è esaurito in tutte le librerie, ma l’avvocato Esposito, venuto a conoscenza della richiesta di Mr. Andragnes, ha voluto comunque donargliene una copia in formato e-book, affinché potesse riuscire a proseguire le sue ricerche geneologiche. Questa che segue, in sintesi, è la storia degli antenati italiani del signor Andragnes. Devo aggiungere che le storie dei nostri emigranti hanno un minimo comun denominatore di cui, come italiano, sono veramente orgoglioso. Sono storie fondamentalmente di lavoratori ingegnosi e operosi che hanno fatto bene nei Paesi che li hanno ospitati, troppo spesso si indugia nel cliché del mafioso dimenticando, a torto, che gli italiani sono stati e sono soprattutto “brava gente“.  Francesco Saverio Esposito ha contribuito così in parte ad un altro grande romanzo lungo tre secoli. Siamo fieri delle persone come il signor Francisco Andragnes e Francesco Saverio Esposito, che non dimenticano le proprie radici. Scrive il celebre poeta argentino Jorge Luis Borges “Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d’un solo momento: il momento in cui l’uomo sa per sempre chi è”, e in buona parte chi siamo è scritto nelle nostre radici.Francesco Saverio Esposito e Francisco Andragnes alle radici dell\'orgoglio di essere italiani

I miei antenati italiani di Francisco Andragnes

Sono nato in Argentina e il mio cognome è basco, tuttavia il 75% dei miei antenati è di origine italiana. I miei antenati provengono da Trapani, la città più occidentale della Sicilia, fino a Borgo Sacco, una città del Trentino vicino al confine austriaco, comprendente anche antenati di Crocefieschi, Voltri, Finale, Laigueglia e Savona in Liguria, Meta e Piano di Sorrento in Campania, Lugo a Vicenza e Ora in Trentino. // Entrambi i miei nonni materni sono nati in Italia. Le loro strade non si sarebbero mai incrociate in Italia perché mia nonna è nata a Milano e mio nonno è nato sette anni dopo a Meta di Sorrento, vicino a Napoli, ed è cresciuto a Genova. Tuttavia, entrambi hanno deciso di lasciare l’Italia per cercare opportunità migliori. Mia nonna Elena Benetti si è trasferita prima in Egitto per insegnare alla scuola italiana e poi a Londra, per dirigere lì la scuola italiana. Nella sua scuola, Nicolò Piacentino, un giovane laureato in economia italiano è venuto a fare una presentazione agli studenti, e in qualche modo si sono innamorati. Qualche tempo dopo fu assunto dalle famiglie Costa e Preve di Genova e Laigueglia, per fondare un oliatore in Argentina, e chiese a mia nonna se sarebbe andata con lui. Si sono sposati in Argentina, dove Nicolò ha avuto una carriera di successo come commerciante di cereali.//Elena Benetti è nata a Milano da Ilario Benetti di Sacco di Trento ed Emma Lanaro di Lugo di Vicenza, entrambe famiglie del nord Italia.//Il nonno materno, Nicolò Piacentino, era figlio di Giuseppe Piacentino di Trapani in Sicilia e di Maria Sofia Scarpati, della penisola sorrentina.//Il nonno di mio nonno, detto anche Nicolò Piacentino, è nato a Trapani ed è morto a Tunisi. La famiglia Piacentino gestiva le miniere di sale a Trapani da quasi tre secoli. Il sale era utilizzato principalmente per conservare il tonno pescato nel Mediterraneo. Dopo l’impatto economico della guerra franco-prussiana costrinse molte persone a Trapani a trasferirsi a Tunisi, finché i francesi non imprigionarono molti di questi immigrati italiani durante la seconda guerra mondiale, e queste famiglie italiane tornarono in Italia o in Francia.//Gli Scarpati erano una famiglia di marinai e navigatori. Ferdinando Scarpati, suo prozio, fondò una nota scuola di Navigazione. Discende anche dalle famiglie Maresca, Iaccarino e Lauro da Piano di Sorrento anche negli affari marittimi. Francesco Saverio è morto in mare a causa della febbre gialla acquisita commerciando alle isole di Capo Verde in Africa. Francesco Saverio sposò Rachele Cafiero, famiglia di ricchi e affermati mercanti e navigatori, anche di lontane origini spagnole, tra cui l’ammiraglio Gioavanni Cafiero, molto vicino al re borbonico delle due Sicilie. In realtà Cafiero era l’ultimo nome di tre dei suoi quattro nonni, ma suo nonno paterno era un Esposito, che cambiò cognome perché “Esposito” significa figlio abbandonato, quale era. Suo zio voleva diventare prete e non avrebbe avuto molto successo con il cognome sbagliato. Mentre mia nonna paterna, Delia Morando è nata in Argentina, tutti i suoi nonni sono nati in Liguria*.
* Queste notizie sono tratte dal blog del Signor Francisco Andragnes : My Italian Ancestry di Francisco Andragnes. (www.italiangenealogy.blog/my-italian-ancestry-by-francisco-andragnes/)
a cura di Luigi De Rosa