Il comandante Gennaro Arma ospite a Tg3-Linea Notte per presentare il suo libro “La lezione più importante. Quello che il mare mi ha insegnato”, una serie di domande da parte dei giornalisti in studio.
Uomo di mare, erede di una tradizione marittima importante, Gennaro Arma ha affrontato con rigore e umanità una «tempesta perfetta». Al comando della Diamond Princess – la nave da crociera rimasta nelle acque del Giappone per quasi un mese nel febbraio 2020, a causa del contagio da Covid-19 di oltre settecento persone fra ospiti e membri dell’equipaggio -, Arma ha dimostrato raro coraggio, competenza e saggezza. D’altronde «il mare è imprevisto che incombe, è l’inatteso col quale devi convivere», e il comandante nella sua lunga carriera ha imparato che in mare «devi saperti organizzare in un istante e riorganizzarti un istante dopo perché è già tutto cambiato». Scritto con la tensione emotiva di un diario di bordo, “La lezione più importante” ripercorre quei lunghissimi giorni di attesa e apprensione – la paura per le prime frammentarie notizie sul contagio, la consapevolezza di trovarsi di fronte a uno scenario nuovo e preoccupante in cui donne e uomini dovranno imparare a proteggersi a vicenda, accettando di separarsi per salvarsi -, e attraverso il racconto in prima persona del comandante ci consegna il ritratto di un uomo che di fronte alla sfida più difficile della sua vita non si è arreso. Anzi, con grande sangue freddo e una buona dose di pazienza, dolcezza, perseveranza e determinazione, è riuscito a placare la bufera e a condurre infine in porto la sua nave, grazie anche alla preziosa collaborazione dei suoi «gladiatori». La sera del 1° marzo, sbarcando per ultimo dalla nave, Arma porterà con sé un insegnamento universale: un buon comandante è tale se conosce i valori del sacrificio, dell’ascolto, del sapersi «trovare dall’altra parte», della solidarietà e della fiducia reciproche. Una lezione senza tempo che viene dal mare, quel mare che è uno «spazio infinito ma anche la strada insospettabile che ti conduce al rispetto e alla comprensione degli altri».
dall’archivio video di Positanonew, l’intervista del comandante Arma dall’inviato
trascrizione al grezzo dell’intervista ricavata dai sottotitoli dell’intervista , senza punteggiatura e senza grammatica. I lettori ci perdoneranno
ho solo il tempo per salutare in altro nostro ospite che ospite il comandante gennaro arma eccolo qua il capitano della diamond prince il capitano coraggioso come i suoi stessi passeggeri lo hanno ribattezzato la vicenda la ricorderete diciamo fu l’ultima persona quella quello o quell immagine ha fatto il giro del mondo a lasciare la nave nella quale c’erano 3.700 persone a bordo molte delle quali 700 delle quali sono state contagiate rimasta ferma per molto tempo nella baia di yokohama e adesso scritto un libro per ricordare quasi come fosse proprio un diario di bordo la lezione più importante quello che il mare vi ha insegnato e ne parleremo sarà una storia davvero molto bella da ricordare tra poco comandante poi ci dirà la sua anche sul copri naturalmente ciao antonio catania noi abbiamo questa sera non so se sentito dall’inizio anche il comandante gennaro arma che lo ricordo loro detto sbrigativamente nella prima parte il comandate della diamond pensi la nave che la nave da crociera che e stata messa in quarantena il 4 febbraio scorso dalle autorità giapponesi al largo della baia di oklahoma con oltre 3.700 persone a bordo e 700 delle quali sono state colpite da contagio ci sono stati sette morti lui è il capitano definito eroe capitano coraggioso in tanti anche se lui lo sentirete rifiuta questa definizione ma insomma che affrontò anche allora sapendo benissimo poco avendo pochissimi mezzi insomma che affrontò questa questa situazione fino all’ultimo è stato anche definito l’anti schettino cioè colui che ha riscattato l’immagine italiane anche della sua campania noi è rimasto a bordo fino all’ultimo è stato l’ultimo a scendere con il suo trolley no per prima cosa le chiedo poi ci racconterà la storia adesso diciamo con come come vive come affronta la questione covip attorno al seno e la sua vita normale bene l’affronto con serenità avendola vissuta in prima linea a qualche mese fa sono cosciente di che cosa stiamo parlando ho avuto modo di vedere quanto pericoloso possa essere allo stesso modo ho avuto modo di vedere ed è quello che racconto nel libro che con senza coraggio unità spirito di sacrificio e restando fondamentalmente responsabili i comportamenti e gli atteggiamenti diciamo che anche una situazione complicata come questa se ne può venire a capo ecco ma quando le hanno detto quando ne hanno confermato qual era la situazione insomma quando è cominciata la quarantena che cosa ha pensato dio adesso che faccio come riesco tra le altre erano 3mila 700 persone molto agitate com’è comprensibile insomma chi poteva scendere che no ci saranno state situazioni e assai complicate ecco che cosa ha pensato nel primo momento chiaramente c’era laconsapevolezza di trovarsi di fronte ad uno scenario nuovo come come è stato detto poco si sapeva per i tempi non c’erano training non c’era nor manuali non c’erano linee guida pecchiamo che l’organizzazione mondiale della sanità a quei tempi ancora discuteva se la mascherina fosse o non fossero obbligatori e necessaria quindi ci siamo dovuti adattare velocemente abbiamo dovuto imparare e reagire cercando di cercando di contribuire al benessere dei nostri passeggeri e dell’equipaggio con i mezzi che avevamo a disposizione che erano limitati insomma anche se questa volta è una grande nave da crociera ma insomma certamente i mezzi erano ma guarda io l’ho io l’ho seguito io seguito dalla cina e la cosa questo è stato il più grande focolaio scoppiato al di fuori dalla cina questo della diamond princess quando tutti gli occhi erano puntati e ti immagini se 3.700 persone che si ritrovano bloccate su questa nave con le ambulanze ogni giorno che si portano via in barella qualcuno quindi puoi immaginarti chiusi nelle loro stanze il panico e la gente metteva i video quindi noi abbiamo raccolto i video che mandavano così e in tutti questi video l’accusa che sentivi era la voce del comandante rassicurante sicura che diceva state tranquilli la situazione così e quindi nel panico nella paura che questi avevano e mandavano questi video dicevano non sappiamo così si sentiva soltanto questa voce che arrivava dal comandante che rassicurava tutti e che probabilmente ha evitato una catastrofe ancora peggiore gente che scappava crisi erano un sacco di anziani quindi anche crisi panico di cuore e tutti i guanti e per me che ho vissuto schettino dall america e il comandante arma dalla cia leo dire e stata una cosa meravigliosa tutti i giornali che hanno parlato di lui e questa sua immagine ultimo che esce dalla nave con un cavaliere solitario fantastico posso fare una domanda al comandante dopo che io ho ricordato che presenta materiali da me gli ha conferito in licenza di commendatore al merito della repubblica per comportamento esemplare una curiosità perché chi fa il suo mestiere comandante sempre lontano da casa in quel momento così difficile nei rapporti con la sua famiglia a distanza che cosa le chiedevano lei che cosa raccontava sì la lontananza è un qualcosa con cui dobbiamo fare i conti con questo mestiere normalmente in quei giorni fortunatamente è paradossalmente avevo la possibilità di parlare con la mia famiglia molto di più nel senso che riuscivo a collegarmi giornalmente ed erano fondamentali per le telefonate perché nel momento in cui parlavo con mia moglie mio figlio si parlava di altro io assicuravo di quello che stava stavo facendo di quello che stava succedendo loro avevano la possibilità di vedermi e quindi vedevano che stavo bene e poi si parlava di arco si parlava della routine di casa si parlava delle attività del bambino dei problemi di casa insomma è stato fondamentale per me confrontarmi con la famiglia e con gli amici in quei giorni e lei non aveva la concezione di essere un eroe in quel momento non lo sapeva ma ancora tutt’ora credo di esser errore e roero e in quel omento stavo facendo il mio lavoro è il comandante lì per fare quelle cose quindi per me era era normale no un eroe no noi insomma si esagera sempre quelle definizioni però certamente una persona che ha saputo diciamo affrontare una situazione estremamente delicata molto se rispondendo a quelle che sono i doveri di un uomo che appunto ha delle responsabilità infatti che mi rivolgo a professore abrignani per dire se un uomo come comandate generale germano arma non avendo nessun tipo di conoscenza del coronavirus sedi ma certo qualcosa gli avranno detto naturalmente l’opera avrà cercato di informarlo però su un uomo come lui è riuscito a tenere a bada e con una situazione così complessa volte ci si stupisce come tanti altri no che hanno competenze più specifiche no non riescano a fare insomma quindi ad esempio esemplare di un leader un leader che ti tira fuori da un problema non è un eroe leader proprio un leader che ti tira fuori quello cui abbiamo bisogno quando siamo in crisi.io i miei studenti quando parlo delle pandemie cito sempre la peste quando parlo da per scadere al 300 uscito sempre c’è l’esempio di firenze che è uscita la peste nera con rinascimento perché aveva dei leader la famiglia medici che portavano fuori altre città invece entrare una decade quando non ti riprendi più e perché non ai leader che ti portano fuori ne usciremo cappellini anche noi con un 1 rinascimento del nuovo rinascimento italiano ecco già con un leader e sarebbe qualcosa per sperarci non lo so guarda ovviamente vorrei risponderti di si prese con certo con la ragione tendo più era così una domanda retorica e no però appunto se devo uscire dalla retorica insomma non c’è da essere molto ottimisti per la situazione del nostro rinascimento che l’incerto rinascimento temo che tu abbia ragione allora io intanto ringrazierà il comandante gennaro arma la lezione più importante possiamo rivedere la copertina del suo libro che va davvero letto insomma quello che il mare mi ha insegnato eccolo qua grazie comandante a presto grazie a voi buona serata ragazzi a primi libero