Italia-Estonia 4-0 e Mancini ‘allena’ da casa
Italia-Estonia 4-0 e Mancini ‘allena’ da casa
Collegamento via auricolare con il gemello Vialli
L’amichevole dell’Italia del Covid, con il ct Roberto Mancini in quarantena a casa e comunque allenatore anche oggi grazie al collegamento via auricolare con il gemello Vialli, capo delegazione in panchina, rifila il poker all’Estonia.
L’amichevole che per molti sarebbe stato meglio non giocare, in quanto inutile, finisce 4-0 per la gioia del ‘tedesco’ Grifo, immigrato dal cuore azzurro e autore di una doppietta, e dei debuttanti che anche la commissione tecnica azzurra ha voluto lanciare (Pessina, Luca Pellegrini, Calabria e quel Pellegri reduce da quasi due anni di stop). Ma l’imbarazzante modestia dell’Estonia, nazionale al n.
L’Italia ha cercato di onorarla, i ritmi sono stati blandi, due gol per tempo hanno sancito una superiorità mai stata in discussione. Domenica, in Nations League, la Polonia sarà un avversario ben più impegnativo. Già nel primo tempo i difensori dell’Estonia lasciano qualche spazio di troppo e l’Italia ne approfitta. Per primo Grifo, che segna l’1-0 con una prodezza dalla distanza, dopo una sponda di Lasagna. La palla scagliata dal giocatore del Friburgo ‘bacia’ il palo e poi si insacca alle spalle di Meerits. Poco dopo Gagliardini sfiora il raddoppio, mentre l 27′ arriva il 2-0: Bernardeschi entra in mezzo al campo, ai limiti dell’area, per poi battere il portiere estone sul primo palo, dopo avere fintato il tiro sul secondo. Per il resto nei primi 45′ c’è da poco, ma va detto che Tonali, lanciato in regia, non convince e sbaglia qualche pallone di troppo.
Mancini, via auricolare, lo lascia negli spogliatoi e al suo posto fa entrare l’atalantino Pessina, che avrà un rendimento superiore. Nella ripresa le altre due reti azzurre, su rigore, dopo che Evani aveva mischiato le carte con varie sostituzioni. Al 75′ Gagliardini si butta in mezzo alla retroguardia estone e con tuffo guadagna il rigore del 3-0, realizzato in modo impeccabile da Grifo. A 4′ dalla fine segna anche Orsolini, steso in area dal subentrato Jarvelaid : il giocatore del Bologna si prende il pallone, lo mette sul dischetto e serve il poker.
Bene così, ma la vera Italia è un’altra non questa dell’overdose di debuttanti, che almeno testimoniano i segnali di rinascita dei vivai nostrani. Peccato solo che, porte chiuse a parte, Firenze, tutta presa dal ritorno di Prandelli sulla panchina viola, quasi non si sia accorta di questa sfida. Sabato al Franchi si replica, ma con l’Italia del rugby opposta alla Scozia: chissà che gli azzurri di Franco Smith, eterni sconfitti, l’Italia del calcio non porti bene.