Napoli. Anziani nelle Rsa, la strage silenziosa: in due giorni 4 morti

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Rischia di sfuggire di mano la situazione nelle case di riposo, accreditate e private, dei distretti dell’Asl Napoli 3 Sud dove nelle ultime 24 ore sono esplosi nuovi focolai in almeno sei strutture, per un totale di oltre 200 positivi e due decessi, che si aggiungono agli altri due avvenuti tra giovedì e venerdì in una Rsa a Torre Annunziata. Non ce l’hanno fatta ieri due 82enni affetti da Covid della casa di riposo «Il Gelsomino» di Pimonte, dove sono risultati positivi altri 9 anziani su 35 e dove sono stati attivati i protocolli di isolamento e monitoraggio. A Torre del Greco, sempre ieri sono stati rilevati altri 12 contagi nell’albergo per anziani «Villa del sole» dove venerdì, a seguito di uno screening dell’Asl conseguente alla positività dell’assessore comunale e dipendente della struttura Lucia Giordano, erano risultati positivi 22 pazienti. Sale a 34, quindi, il numero degli anziani contagiati (su 50), quasi tutti Napoli. Anziani nelle Rsa, la strage silenziosa: in due giorni 4 morti. asintomatici e in isolamento, a cui si uniscono 7 dipendenti attualmente positivi.
Exploit di anziani positivi rilevato ieri dall’Asl anche nella casa di riposo «Villa Azzurra» di Scisciano: sono 49 gli ospiti infetti, già posti in isolamento e per i quali sono stati attivati i piani terapeutici, mentre i dipendenti positivi al virus sono 5. Boom di positivi poi nell’Istituto «Padre Maria Girolamo Russo» di Saviano, dove gli anziani positivi al Covid sono 36 su 40 mentre i dipendenti sono 7. Anche in questo caso i pazienti sono paucisintomatici, isolati e monitorati dall’Asl. Sotto attacco del virus, ancora, i centri di riabilitazione per disabili, come l’«Aias» di Cicciano, dove sono stati registrati nelle ultime 24 ore ben 46 positivi tra gli ospiti e 6 tra il personale sanitario. Come pure il centro «Don Orione» di Ercolano con una decina di positivi tra pazienti e operatori. A Meta infine sono dodici i casi di positività al Covid-19 riscontrati nella struttura assistenziale di Villa Simpliciano. Buone notizie, però, dalla casa di riposo «Pio XII» di Portici, dove nelle scorse settimane era esploso un importante focolaio con 57 positivi tra anziani e personale, che ora si è ridotto, con soli 22 infetti isolati nella struttura e due pazienti ricoverati. Solo uno, finora, il decesso per Covid che ha interessato la casa di riposo porticese: si tratta del «paziente zero», un 77enne morto a Boscotrecase due settimane fa. A San Giorgio a Cremano, invece, nella casa di riposo delle suore sono ancora 77, attualmente, le consorelle positive, tutte in discrete condizioni. Rimane invariata infine la situazione della casa famiglia in corso Umberto I a Torre Annunziata, dove nei giorni scorsi sono decedute due donne tra i 10 ospiti della struttura, tutti positivi.
L’APPELLO«È una guerra – dice Antonio Coppola, responsabile dell’Unità di crisi Covid-Rsa dell’Asl Napoli 3 Sud – e con l’equipe stiamo lavorando a ritmi serrati senza mai abbassare la guardia. Ho già fatto richiesta di quantità rinforzate di vaccini influenzali da somministrare, al più presto, a ospiti e operatori delle otto Rsa accreditate dell’Asl Na 3 Sud». L’Anaste Campania (Associazione nazionale strutture terza età) lancia l’allarme e chiede un tavolo di lavoro ad hoc alla Regione. «Le Asl non fanno tamponi a operatori e pazienti – dice il presidente Nicola Galdiero, in rappresentanza di 100 strutture regionali – e manca un piano sistemico di screening delle strutture residenziali per anziani, che soltanto così si possono proteggere». L’associazione chiede che gli screening siano fatti a spese del sistema sanitario nazionale e non delle singole strutture, sollecitando anche l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione. Infine un appello sui rischi di sostenibilità finanziaria delle strutture che operano per la terza età. «Il reclutamento indiscriminato del personale che le Asl stanno svolgendo nei confronti dei dipendenti delle Rsa e strutture residenziali per anziani mettono in evidente ulteriore difficoltà le nostre strutture prosegue la nota di Anaste -. Il blocco del turn-over dei posti letto e la straordinaria impennata dei costi per i presidi di sicurezza, screening e sanificazioni, stanno mettendo a repentaglio già ora gli equilibri economici delle nostre strutture».
Si cerca di mantenere la calma a Meta, ultima struttura in ordine di tempo a finire nel ciclone Covid. Tutti i positivi sono asintomatici, tanti che per nessuno si è reso necessario il ricovero in ospedale. «Siamo in attesa degli esiti dei tamponi cui sono stati sottoposti il personale ed i pazienti», spiega il sindaco, Massimo Tito. Sebbene il focolaio risulti, per ora, circoscritto esclusivamente a una parte dei ricoverati presso la Rsa, non si può escludere con certezza che il contagio non abbia varcato i cancelli di Villa Simpliciano attraverso i familiari e i visitatori. Allo stesso modo, gli addetti all’assistenza nella residenza sanitaria potrebbereo aver trasmesso il Covid a parenti ed amici con i quali sono entrati in contatto. Per questo il sindaco Tito raccomanda «a chiunque possa aver avuto contatti stretti e prolungati con il personale o i pazienti della struttura a porsi in isolamento fiduciario, contattare il proprio medico di base» e sottoporsi al tampone.

Fonte Il Mattino

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