Nella galassia di Andromeda individuata una nuova stella grazie agli astronomi agerolesi
Agerola (NA) – L’Osservatorio Astronomico “Salvatore Di Giacomo” di Agerola è stato inaugurato appena quattro anni fa, e già l’anno scorso guadagnò gli onori della cronaca scientifica con una citazione sulla prestigiosa rivista “Nature” per la registrazione di un un lampo gamma (GRB), quest’anno registra un altro meritato successo. L’equipe di astronomi di stanza nell’Osservatorio agerolese, infatti, puntando il telescopio sulla galassia M31, quella di Andromeda, il 21 ottobre scorso, ha scoperto una nuova stella. Una “nova” scoperta da Antonio Catapano, Ernesto Guido, Alfonso Noschese, Francesco Coccia, Luca D’Avino e Luca Izzo. La nuova stella è stata chiamata AT2020xyv. Con il termine “nova”, in Astronomia, si fa riferimento a un’enorme esplosione nucleare causata dall’accumulo di idrogeno sulla superficie di una nana bianca, che fa sì che la stella diventi molto più luminosa del solito. Un’esplosione che può raggiungere la luminosità di un milione di stelle come il Sole! Osservate sin dall’antichità, tali esplosioni, alla distanza di migliaia di anni luce, hanno l’aspetto di stelle che si “accendono” all’improvviso per poi spegnersi lentamente nel giro di settimane o mesi. Da ciò deriva il loro nome latino “stellae novae” (Tycho Brahe, astronomo danese, scrisse il “De Stella Nova” su un evento apparentemente simile osservato nel 1572). Il loro studio riveste un’importanza capitale per l’astrofisica moderna e le teorie sull’evoluzione stellare.La presenza di un oggetto mai registrato prima in una posizione nella quale non esistevano stelle è stata trasmessa al CBAT (Central Bureau for Astronomical Telegrams, in italiano Ufficio centrale per i telegrammi astronomici, è il centro ufficiale di raccolta e diffusione delle scoperte e delle osservazioni di tutti i tipi di osservazioni astronomiche relative a tutti i tipi di oggetti e fenomeni celesti. AT2020xyv è stata confermata al team italiano.
a cura di Luigi De Rosa