Ospedale Costa d’Amalfi. O revoca o ricorso al TAR come è stato fatto per l’Ospedale di Vico Equense, se si vuole combattere per la sua salvezza

22 novembre 2020 | 11:01
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Ospedale Costa d’Amalfi. O revoca o ricorso al TAR come è stato fatto per l’Ospedale di Vico Equense, se si vuole combattere per la sua salvezza

Ospedale Costa d’Amalfi. O revoca o ricorso al TAR come è stato fatto per l’Ospedale di Vico Equense, se si vuole combattere per la sua salvezza. Ho visto proprio in questo momento un commento speranzoso di Elena Esposito sull’Ospedale di Castiglione di Ravello che copre la Costiera amalfitana. Una “sospensione” del provedimento che distacca il nostro ospedale dal Ruggi di Salerno, che continuerebbe a coprire i servizi. Ma sospensione che significa? Premesso che fra le mille comunicazioni di De Luca su facebook e su altri social network non vi è stato nessun cenno all’Ospedale di Castiglione , ci si può fidare di un atto che rimane in vita quello precedente? Il Governatore della Regione Campania avrebbe potuto dirlo o comunicarlo ufficialmente, anche a Vico Equense si parlava di sospensione, revoca e altro ancora, che causa Covid per poco tempo si sospendeva, ma stanno ancora così e si contano anche i morti e i disastri perchè, Sorrento satura, Castellammare di Stabia chiusa,  devono arrivare a Napoli, a Napoli non ci sono posti e così via. Positano, Amalfi, Ravello, non perchè sono dei gioielli sul territorio , ma per le difficoltà logistiche enormi che vivono, difficoltà pari e superiori a volte a un’isola, non andavano proprio toccati. Un atto amministrativo dopo 60 giorni diventa definitivo e pensiamo di aver detto tutto, che senso ha fare la sospensione e se passano i 60 giorni dall’atto e questo diventa definitivo?. Verba volant. Solo la revoca può dare garanzie. Bene ha detto Elena “Verba volant”.La mia opinione è questa, non pretendo di conoscere la verità assoluta, ma seguo sia Costiera amalfitana che Penisola sorrentina , a Vico Equense la Regione ha fatto lo stesso e ha lasciato il Pronto Soccorso chiuso, i cittadini non hanno fatto passare i sessanta giorni, che rende un atto definitivo, e il Comune ha fatto ricorso al Tar, per preparare il quale ci vuole comunque tempo e non ci si può ridurre all’ultimo. Ma non bisogna fermarsi qui . L’ospedale ha bisogno di maggiori servizi sopratutto per il primo intervento, indispensabile in un territorio così disagiato, dovrebbe pensarea potenziare anche il Pronto Soccorso e l’elisoccorso , servizi che avrebbero potuto salvare tante vite. Questo è il mio contributo anche come padre di famiglia, spero di sbagliarmi. Positanonews sarà sempre al fianco di chi fa battaglie per la sanità