Per Martino Pollio. I pensieri e le parole dei tanti che lo hanno conosciuto riprese dai social
Non possiamo non riportare il ricordo commosso di tante persone che hanno conosciuto e stimano Martino Pollio, sui social è un pianto generale.E non poteva essere diversamente, per una persona pubblica e semplice. Hanno voluto rivolgersi a lui, con uno scritto o con un pensiero o con delle straordinarie e storiche immagini, che riportiamo : Antonino Siniscalchi , Giovanni Ruggiero, Vincenzo Califano ,Gaetano Mastellone , Aniello De Rosa, e tanti altri fino a questo momento, ma chissà quanti altri ancora interverranno, man mano che la notizia si propaga.
Antonino Siniscalchi
CINQUE RIGHI O CINQUE RIGHE
[Sarò breve]
RASSEGNA STAMPA
SORRENTO. ADDIO MARTINO. PORTIERE ROSSONERO D’ALTRI TEMPI
Un’altra notizia che non t’aspetti. Addio a Martino Pollio, portiere delle giovanili rossonere. In questa foto, conservata da Catello Di Somma, regge il pennone più alto, dopo la conquista del titolo italiano juniores nel mese di giugno 1971. Martino Pollio è il gestore delle stazioni di servizio per il rifornimento carburanti sul corso Italia a Sorrento ed in via delle Rose a Piano di Sorrento. Stimato ed apprezzato da tutti per la sua signorilità e apertura agli altri, lascia un sincero ricordo in quanti lo hanno conosciuto. Addio Martino, cuore rossonero! Degli anni trascorsi nel settore giovanile del Sorrento, Catello Di Somma conserva un book fotografico che ispira nostalgia del calcio di quegli anni. Tra quei giovani rossoneri anche Giuseppe Bruscolotti. Avvenimenti raccontati nel libro «Il calcio a Sorrento».
GIOVANNI RUGGIERO
Ho scelto il silenzio per Giancarlo perché lui stesso mi ha consegnato parole da custodire nel segreto. E rinviando ad altri tempi una storia che merita un’eco.
Oggi invece lacrime e vissuti cercano uno sbocco nel fiato.
Come un tam-tam che rimbomba in una foresta di emozioni cerco di decodificare i suoni tra ricordi e tumulti
Nell’intrigo di immagini che lampeggiano nella mente mi metto a cercare questa foto.
L’avevo già trovata tempo fa quando rimestavo nostalgia e oggi fa da sfondo ai miei “perché”.
In una squadra di giovani uomini un condensato di memoria e profezia che solo chi l’ha vissuto può intuirlo e decifrarlo.
Ad allenare quei “sogni”, tu Martino, gigante dal cuore ruvido e generoso che insegnavi a inseguire una palla mettendoci passione e coraggio.
Ho ancora certe cicatrici di quei tempi: sono i segni nel corpo di ciò che ha forgiato la mia storia.
Oggi che vivo il vuoto sempre più grande delle assenze e la consapevolezza malinconica dell’autunno mi onoro di essere stato fianco a fianco a uomini quotidianamente straordinari e nel ricordo di quei tempi immortali nella mente “non piango perché è finito ma sorrido perché è successo”.
E tra un ricordo e l’altro mi vengono in mente le tue parole -Martino- che mi dicesti un giorno tra la polvere di San Liborio: “Merica’ a paura t lì ià magna’…”.
L’ho fatto Martino, l’ho fatto anche grazie a te…
GAETANO MASTELLONE
VINCENZO CALIFANO
ANIELLO DE ROSA
Vai
, VALE
E Già TanTi
Tuoi AMiCi
Ti AMeRaN
SenZa VeLeNo …