Scuole a Napoli: dopo lo stop boom di contagi tra i docenti (+217%)
Regione Campania. Nel dibattito scuole aperte e scuole chiuse, basterebbe ascoltare quello che hanno passato i dirigenti scolastici per capire cosa non ha funzionato. Sono loro che in questi mesi si sono dati da fare per far quadrare i numeri dell’organico sottostimati dal Ministero dell’Istruzione, sono loro che hanno reso sicure le scuole acquistando prodotti per l’igiene e Dispositivi di Protezione Individuale, sono loro che hanno pianificato gli ambienti con distanziamenti dettati dal Cts tenendo conto dei banchi monoposto promessi dal commissario Arcuri.
La scuola ha aperto il 24 settembre con l’acqua alla gola, con i dirigenti che hanno sperato fino all’ultimo che quanto occorreva arrivasse in tempo, soprattutto per eliminare i fastidiosi doppi turni. Poi però ci sono stati anche i contagi, che hanno creato ancora più problemi, sia per la tutela della salute che per l’organizzazione. A fermare la reazione a catena di contagi è stata la chiusura alle lezioni in presenza ordinata dal presidente De Luca. E a confermarlo sono i dati dell’Asl Napoli 1 che senza ombra di dubbio mostrano come i contagi si siano moltiplicati dal 15 al 20 ottobre (nei cinque giorni dopo la chiusura) tra studenti (+ 93%), docenti (+217), collaboratori (+5%) e contatti stretti (+30%) e stiano procedendo ancora adesso, con percentuali di circa il 3% tra studenti e contatti stretti (sostanzialmente a casa) e tra l’8 e il 15% per docenti e collaboratori (che continuano a recarsi a scuola).
Quando la Regione Campania ha posticipato di dieci giorni il primo giorno di scuola, non si può negare che i dirigenti scolastici abbiano tirato il fiato sperando che quanto promesso dal governo (organico, banchi e Dpi, soprattutto) sarebbe arrivato in tempo per il 24 settembre. E invece non è arrivato quasi nulla di ciò che li avrebbe rassicurati, tranne qualche mascherina e alcuni litri di gel igienizzante che basterà per un paio di mesi scarsi. In Campania i banchi sono stati consegnati da metà ottobre in poi tranne rare eccezioni, spesso privi di sedie come invece era previsto. Solo la settimana scorsa sono arrivati gli elenchi aggiornati dell’organico di diritto, e ora i dirigenti potranno effettuare le supplenze.
Se la scuola in Campania non avesse chiuso il 15 ottobre, solo tenendo conto di queste mancanze, si sarebbero protratti disagi enormi. Uno su tutti i doppi turni, mal digeriti dalle famiglie, che hanno imposto agli studenti ingressi pomeridiani e riduzione del tempo scuola, poiché per far quadrare gli orari i ds hanno dovuto ridurre a 45 e 50 minuti l’ora di lezione.
Ma in tutto questo bailamme, ci sono i contagi. Dal 24 settembre a oggi su 809 casi nelle scuole (anche più di uno per scuola) ci sono 860 studenti, 253 docenti, 78 collaboratori e 357 contatti stretti per un totale di 1.548 positivi, mentre al 15 ottobre (ultimo giorno in presenza) erano rispettivamente 253, 23, 3 e 97 (totale 376). L’incremento in due settimane è del 312 per cento sul totale.
Osservando i dati epidemiologici dell’Asl Napoli 1 emerge che le scuole con maggiori casi sono le superiori di secondo grado (453), più bassi nelle scuole superiori di I grado (161) e circa la metà nella scuola dell’infanzia e primaria (246). Tra i docenti invece è esattamente l’opposto: 127 nell’infanzia e primaria, 28 nelle superiori di I grado e 98 nelle secondarie di II grado.
Altro dato che evidenzia focolai in quartieri specifici, è il numero di positivi distribuiti nelle Municipalità di Napoli. Se nei primi cinque giorni di stop alle lezioni in presenza le segnalazioni più numerose arrivavano soprattutto dalla Municipalità 8 (Pianura, Soccavo) con 54, da un certo punto in poi è cambiato tutto.
La Municipalità 5 (Arenella, Vomero) ha avuto un vero e proprio boom con un totale di 163 segnalazioni, balzando in cima ai quartieri con più positivi con 344 positivi, preceduta soltanto dalla Municipalità 3 (Stella, San Carlo all’Arena) che ha 403 positivi. Quelli più virtuosi invece sono Municipalità 10 (Bagnoli, Fuorigrotta) con 65 positivi, Municipalità 7 (Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno) con 66.
Fonte: Il Mattino