Separazione dell’ospedale di Castiglione di Ravello dal Ruggi di Salerno. La Giunta Comunale di Positano chiede incontro con De Luca

12 novembre 2020 | 18:12
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Separazione dell’ospedale di Castiglione di Ravello dal Ruggi di Salerno. La Giunta Comunale di Positano chiede incontro con De Luca

Il Comune di Positano, con un post sulla sua pagina Facebook, rende noto: “La Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi si è riunita ieri per discutere della scelta della regione Campania di trasferire la gestione del presidio sanitario di Castiglione di Ravello dall’aou Ruggi d’Aragona all’Asl Salerno. Tutti i Sindaci hanno ritenuto opportuno, attraverso una delibera di giunta comunale, chiedere al presidente della regione Campania di revocare questo provvedimento. Il presidio di Castiglione di Ravello è di vitale e fondamentale importanza per tutti i cittadini della costiera ma anche per i tanti ospiti e turisti. Ci batteremo per far si che il nostro pronto soccorso non sia toccato da una riorganizzazione che potrebbe portare grossi disagi, sia a livello di servizi ma anche e sicuramente a carenze di personale sanitario. Proprio in questo momento di emergenza è importante invece potenziare le realtà sanitarie più vicine ai cittadini. Con la nostra delibera abbiamo inoltre fatto richiesta al Presidente della Regione Campania di un incontro, proprio al fine di chiedere la revoca della delibera di giunta regionale n. 474”.

La Giunta Comunale di Positano, vista la Delibera della Giunta Regionale n. 474 del 03/11/2020 avente ad oggetto “Decreto Commissario ad acta n. 103 del 28/12/2018 – Modifiche”, con la quale è stato disposto di modificare la programmazione della rete dei presidi ospedalieri della macro area della Provincia di Salerno e collocare il Presidio Italia Giordano di Castiglione di Ravello tra i presidi ospedalieri che afferiscono all’Azienda Sanitaria Locale di Salerno ad invarianza di posti letto e della relativa disciplina.

Rilevato che:

– il Presidio Ospedaliero “Costa d’Amalfi”, pur costituito come Pronto soccorso in deroga ai sensi del DM 70/2015 e DCA 103/18 in quanto ubicato in “zona disagiata”, non è ancora dotato dei previsti 20 posti-letto di Medicina;

– l’attuale dotazione del plesso consta di un Pronto Soccorso medico e chirurgico con le indispensabili figure di supporto del rianimatore, del cardiologo, del radiologo e del laboratorio di analisi, tutte in regime di guardia h/24, e che tali figure, nell’impossibilità di ricorrere alla reperibilità stante il carattere periferico della struttura, vengono fornite a rotazione dagli altri plessi dell’A.O.U. Ruggi, appunto come previsto per gli Ospedali di” zona disagiata”;

– l’assetto descritto si basa perciò su personale non assegnato al plesso, bensì in forza all’A.O.U. Ruggi e afferente al relativo D.E.A..

Considerato che:

– con l’attribuzione del Presidio “Costa d’Amalfi” alla gestione della ASL Salerno appare escluso che possa essere garantita la stessa turnazione di personale di supporto (rianimatore, cardiologo, radiologo, laboratorio) dato che esso andrebbe attinto attraverso il D.E.A. dell’Ospedale di Nocera Inferiore, prospettiva ancor meno plausibile in considerazione dell’attuale fase emergenziale;

– l’attribuzione all’ASL determinerebbe altresì l’ulteriore ampliamento della distanza rispetto all’Ospedale di riferimento, che risulterebbe non più quello di Cava de’ Tirreni ma quello di Nocera Inferiore, con inevitabile allungamento dei tempi di percorrenza per i trasferimenti ed il conseguente aumento dei rischi per la salute dei pazienti;

– nella eventualità non infrequente di chiusura delle strade rotabili, resterebbe pregiudicata la trasferibilità dei pazienti al solo presidio raggiungibile via mare, cioè il S. Leonardo di Salerno che rientra nella rete ospedaliera dell’A.O.U. Ruggi;

– ove il P.O. di Nocera non potesse garantire l’accesso dei pazienti anche in assenza di posto letto, come sono attualmente in grado di fare gli Ospedali di Cava e Mercato S. Severino per le patologie non esclusive del Ruggi, i malati della Costiera andrebbero trasferiti ancora più lontano, con insostenibili disagi per l’utenza e costi ulteriori per la sanità pubblica;

– la situazione suesposta determinerebbe negativi riflessi sulla qualità dell’offerta turistica, tanto più gravi rispetto all’auspicata necessità di ripresa e rilancio delle attività produttive. Per tali motivi si è ritenuto di dover chiedere un incontro con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al fine di revocare la suddetta deliberazione di Giunta Regionale n. 474 del 03/11/2020. (CLICCA QUI per leggere la delibera)

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