Sorrento,la storia del Wwf e la Pineta delle Tore
Con un post sul suo profilo Facebook, il presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito, ripercorre quarant’anni di storia che hanno legato la nota Associazione ambientalista al patrimonio arboreo per eccellenza della penisola sorrentina.
Il WWF e Le TORE
“Pochi forse lo ricordano… la storia del WWF Penisola Sorrentina iniziò proprio con Le Tore quando, negli anni ’80, volevano “trasformarla” in un campo da golf.
La Regione Campania aveva finanziato l’assurdo progetto voluto dal sindaco (avv. Antonino Cuomo) e le ruspe erano già pronte a radere al suolo i 22.000 pini che allora vegetavano.
Creammo un comitato, raccogliemmo migliaia di firme e riuscimmo a fermare le ruspe! Da quel gruppo di amici nacque poi la sezione del WWF locale. Poi la pineta divenne Oasi WWF per diversi anni.
Successivamente l’amministrazione non rinnovò la convenzione col Panda… e il bosco fu dato in gestione a una cooperativa che utilizzò i contributi del comune per lungo tempo.
Un anno il WWF tentò “ingenuamente” di partecipare ad un bando per attività di “guardiania, pulizia e antincendio nel bosco” ma, per poter accedere, il dirigente richiese una “pregressa esperienza lavorativa col comune di 3 anni…” e “dimostrata esperienza con bambini, disabili, tossicodipendenti e famiglie.”
Partecipò una sola cooperativa… è vinse ancora una volta!
Dai tempi dell’oasi WWF sono ormai trascorsi 20 anni, tra abbandono e incuria, e ora assistiamo inermi alla sua distruzione, col millantato proposito di voler “riqualificare la pineta”, grazie a cospicui finanziamenti ottenuti per “piantare nuovi alberi”, come dichiarato dal sindaco avv. Cuomo junior (il suo mandato è oggi finito), figlio d’arte di quel Cuomo senior che voleva farci il campo da golf!
Nel 2017 una parte considerevole della pineta prese fuoco. L’incendio era prevedibile ed evitabile! Scrissi personalmente una accorata lettera al sindaco in piena emergenza, il 17 luglio 2017, allertandolo del pericolo che la pineta correva in quei giorni se non si fosse corsi ai ripari. Dopo appena 5 giorni la pineta prese dolosamente fuoco!
Ora, col pretesto di riqualificare il “polmone di verde”, hanno iniziato prima con l’eliminare gli alberi morti (e abbattuti dal vento nell’ottobre 2018) … poi sono passati a quelli in piedi ma giudicati “pericolosi”… poi a quelli “malati”… infine a quelli sani ma “brutti” (?)
Dietro a tale nefasta operazione ci sono tanti soldi e un commercio di legname che, al danno la beffa, parrebbe essere stato regalato alla “cooperativa” (l’ennesima?) che sta effettuando il disboscamento da diversi mesi! “-
Claudio d’Esposito – Presidente WWF Terre del Tirreno – 09 novembre 2020