Storia breve e dolcissima di Giotta
L’Aquila – Lo scorso 8 ottobre mentre era dedita a svolgere il suo lavoro di intrattenimento tra le strade del centro del capoluogo abruzzese, qualcuno le ha rubato il carretto con gli attrezzi di scena. Tra gli oggetti sottratti c’era anche il computer che la figlia liceale utilizzava per la didattica a distanza. Questa è la disavventura occorsa a Emilia Fischione, in arte Giotta, artista di strada che si esibisce per i bambini nel centro storico di L’Aquila, così come già faceva suo marito Pierfrancesco scomparso qualche anno fa. Un fotografo e poi alcuni volenterosi hanno portato il caso a conoscenza dell’opinione pubblica e la generosità degli abruzzesi non si è fatta attendere. A Giotta è stato donato un computer nuovo per permettere alla figlia di continuare con la didattica a distanza e 3000 euro che le hanno permesso di pagare le bollette e affidare il resto della somma, 2mila euro a un buono postale intestato sempre a sua figlia. La signora Emilia Fischione,profondamente commossa, ha ringraziato tutti per la generosità riservata a lei e sua figlia. A poche ore dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mi piaceva raccontare chi le donne le ama e le rispetta. Gli abitanti di L’Aquila hanno soccorso due donne, madre e figlia, in difficoltà. Hanno dato loro un aiuto concreto senza se e senza ma
di Luigi De Rosa
Le parole di ringraziamento di Giotta: “Sono Emilia Fischione l’artista di strada che gioca con le palline nelle vie e nelle piazze di L’Aquila. Ringrazio tutta la gente di L’Aquila e di fuori per il bel gesto di solidarietàche abbiamo ricevuto. Soprattutto mi sento di essere accolta in città, le persone mi hanno dimostrato i loro valori di generosità, cuore, gentilezza, dignità ed educazione”.