Aiuole spartitraffico con piante “mangia smog” per città sempre più vivibili
Milano – Creare oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla piantumazione degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili (due studi, uno dell’università di Catania e uno dell’università americana di Harvard, correlano le polveri sottili con le infezioni Covid-19*). E’ quanto afferma Coldiretti in occasione del primo giorno dell’entrata in vigore delle misure temporanee di primo livello in diverse province lombarde, a causa della nuova allerta smog. L’inquinamento dell’aria , afferma Coldiretti Lombardia sulla base di un’indagine Coldiretti/Ixe è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale. Bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde. Importanti riscontri si sono avuti anche dall’introduzione del miscanto sempre nelle aiuole spartitraffico . Il miscanto (Miscanthus x Giganteus) è un’erba perenne derivata da un ibrido tra il Miscanthus Sinensis e Miscanthus sacchariflorus, assume l’anidride carbonica in grande quantità (rispetto alle piante simili il ruolo viene quasi quadruplicato), inoltre una volta seccata, triturata e bruciata produce il calore necessario per energia elettrica e riscaldamento, questa graminacea è già stata utilizzata con successo a Brescia (maggio, 2008). In Europa sono state effettuate numerose ricerche universitarie sulle importanti potenzialità della coltivazione delle piante “mangia smog”. In Italia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ed il Politecnico di Milano, sono partner di progetti finanziati grazie al programma Horizon 2020, il cui obiettivo è valutare l’applicazione del miscanto su terreni marginali per alimentare bioraffinerie, sviluppare biocompositi e biopolimeri nonché ridurre le emissioni di CO2.
(*fonte www.ars.toscana.it)