Amalfi inchiesta Ospedale Pogerola , Sorrento Pasqua con l’esercito, gli ospedali. Il 2020 col Covid di Positanonews
Amalfi inchiesta Ospedale Pogerola , Sorrento Pasqua con l’esercito, gli ospedali. Il 2020 col Covid di Positanonews. Noi non ci siamo mai fermati, il lockdown per noi non c’è stato, non potevamo chiuderci in casa e basarci sui comunicati o sui post sui social network di Faceboo. Positano, Amalfi, Ravello, Piano di Sorrento, Sorrento, Vico Equense, ma anche gli ospedali, il Covid Centre di Boscotrecase, dove andavano tutti i malati di coronavirus Covid-19 , i casi di covid, i guariti intervistati da noi.
Sono tante le immagini NOSTRE. I video NOSTRI. Siamo stati GLI UNICI SUL TERRITORIO a non fermarci mai a raccontare di prima persona. Il giorno di Pasqua a Sorrento non c’era nessuno, solo noi, la polizia, i carabinieri e l’esercito. Quando c’era penuria di ospedali si è riparlato dell’Ospedale di Pogerola ad Amalfi, noi siamo stati con gli operatori e gli abbiamo mostrato la via d’accesso come era, una mulattiera, un ospedale completato e mai usato e le mille contraddizioni.
Abbiamo mostrato la Costiera amalfitana deserta, la Penisola sorrentina chiusa, un Catamarano con ragazze venuto dalla Francia cacciato da Ischia e arrivato a Marina di Cassano a Piano di Sorrento, eravamo gli unici a intervistare a fare dirette, dove ricevevamo anche insulti da chi chiuso in casa voleva tutti in casa, senza capire che se non ci fosse l’informazione di chi va sui posti ci sarebbe solo il potere a dire quello che vuole come vuole, che la verità non si capisce dai whatsapp o dai post, ma andando a verificare sui posti e questo, quando si tratta di cose davvero importanti, lo abbiamo sempre fatto, senza fermarci mai..
Sul Calendario 2021 c’è la pagina di apertura che racconta qualcosa di questo 2020 segnato dalla pandemia, una pandemia che noi abbiamo vissuto e raccontato in prima persona sul territorio.
Non siamo felici per aver quadruplicato le visite, per aver ottenuto riconoscimenti all’estero e nazionali, ma per aver contribuito a raccontare , per aver testimoniato, per aver fatto quello che dovrebbe fare un buon giornalista “lo storico del presente”, per fare luce in questa vicenda per noi tutti nel mondo ancora in penombra.
Ci auguriamo un 2021 migliore, ma ci auguriamo in modo particolare un’umanità migliore.