Capri e Anacapri sulle barricate. I sindaci contro De Luca “Noi rimaniamo gialli”
Anna Maria Boniello sul Il Mattino, storica cronista dell’isola su Il Mattino ci fa il quadro della situazione della perla della Campania.
«Come l’Italia tutta, anche l’isola di Capri merita di essere gialla»: così esordisce il vicesindaco di Anacapri, Francesco Cerrotta, che insieme al sindaco di Capri, Marino Lembo, ieri pomeriggio ha firmato due ordinanze che sanciscono la zona gialla per i due comuni, in conformità con le disposizioni del ministro della Salute Roberto Speranza, ma in controtendenza rispetto alla conferma delle norme della fascia arancione emanate per la Campania dal presidente Vincenzo De Luca. Secondo le due ordinanze, da oggi fino al 23 dicembre su tutto il territorio isolano sarà ammessa l’apertura dei servizi di ristorazione, quali pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, dalle 5 alle 18, consentendo inoltre la consumazione al tavolo per un massimo di quattro clienti, purché conviventi. Dopo le 18 e fino alle 22, sarà poi ammessa la ristorazione con asporto, e con divieto di consumazione di cibi e bevande nei luoghi pubblici. Due atti concordati in perfetta sintonia e condivisi anche dal sindaco anacaprese, Alessandro Scoppa, impegnato come medico in terraferma.
LA RICHIESTA
«Ci siamo sempre battuti per una differenziazione territoriale dell’isola di Capri», spiega Cerrotta: «Nei mesi scorsi avevamo inviato in Regione una lettera congiunta delle due Amministrazioni, nella quale chiedevamo di poter esercitare in presenza le attività scolastiche di ogni ordine e grado, in quanto sul nostro territorio, le scuole sono tra gli ambienti più sicuri, visto che la maggior parte degli studenti si reca a scuola a piedi, o con un mezzo pubblico dedicato. A quelle richieste, purtroppo, non abbiamo mai ricevuto risposta. Da qui le nostre ordinanze – conclude Cerrotta – che rispettano in tutti i punti le misure del ministro Speranza, che sanciscono la zona gialla per tutta l’Italia». Il sindaco di Capri, Marino Lembo, punta invece sulla problematica dell’isolamento, che inficia la vivibilità dell’isola durante al stagione invernale. Nel periodo tra novembre e marzo, infatti, l’isola azzurra vede da sempre il verificarsi di un naturale fenomeno di riduzione, oltre che dei flussi turistici, anche della popolazione stanziale, nonché una progressiva chiusura di gran parte dei suoi esercizi commerciali, con una lieve ripresa nel periodo delle festività natalizie. Nell’ordinanza firmata da Lembo, si sottolinea che «tale fenomeno si è accentuato in questo anno, proprio in ragione dell’attuazione delle disposizioni nazionali e regionali di contrasto alla diffusione epidemiologica e che anche per il periodo natalizio non si prevedono afflussi di persone sul territorio». A queste ragioni si aggiungerebbero anche i numeri del contagio sul territorio, da tempo contenuti e sporadici, e comunque limitati a casi di lieve o nulla sintomaticità.
I TRASPORTI
«Sul territorio isolano non si segnalano fenomeni di assembramento o mancato rispetto delle misure di contrasto all’epidemia – sottolinea il sindaco Lembo – e le attuali disposizioni statali e regionali vigenti hanno determinato una presenza scarsissima sul territorio anche di turisti. L’esiguità degli esercizi commerciali e degli esercizi di ristorazione e bar ancora aperti rende possibile l’effettuazione di una concreta ed effettiva attività di vigilanza sulla piena attuazione di tutte le misure di prevenzione. Ritengo quindi necessario assicurare un minimo di vivibilità alla popolazione presente sul territorio – conclude il sindaco – cui comunque non è consentito, dalle disposizioni vigenti, recarsi presso Napoli o altri comuni della terraferma. I collegamenti marittimi sono ridotti al minimo e l’arrivo sull’isola è limitato ai soli pendolari e alle maestranze, alle quali vorremo assicurare parimenti un minimo di accoglienza. Abbiamo sempre adottato tutti i provvedimenti, statali e soprattutto regionali, che venivano emanati e i nostri cittadini hanno sempre mantenuto un comportamento virtuoso», sottolinea Lembo, intenzionato a non «penalizzare ulteriormente la comunità isolana».