Castellammare: hanno pestato un carabiniere in villa. Carcere per gli aggressori
Castellammare di Stabia. Un episodio accaduto quest’estate in villa, quando un gruppo di ragazzi ha massacrato di botte il carabinieri. Ecco la condanna. Quarant’anni di carcere, in abbreviato, per aver pestato a sangue il carabiniere Giovanni Ballarò in villa comunale,nella drammatica notte del primo agosto scorso. E’ una condanna pesante quella incassata dal branco che rischiò di uccidere il militare fuori servizio e dal ladro che gli rubò il borsello nelle fasi concitate dell’aggressione. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, Mariaconcetta Criscuolo, ha accolto quasi in toto le richieste del pm Andreana Ambrosino condannando a 7 anni e 2 mesi a testa: Ferdinando Imparato, Pio Lucarelli, Giovanni Salvato, Carmine Staiano e Antonio Longobardi.
Per quest’ultimo, che colpì alla testa il carabiniere con un tavolino di alluminio, la Procura aveva chiesto 9 anni di carcere, mentre per gli altri 7 anni e 6 mesi. Condannato a 3 anni e 8 mesi Manuel Spagnuolo, che non partecipò all’aggressione ma rubò il borsello del militare. Per lui il giudice per le indagini preliminari ha addirittura aumentato la pena rispetto ai 3 anni e 6 mesi chiesti dalla Procura. Respinta anche la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dei sei imputati, che dovranno risarcire (la cifra sarà stabilita in separata sede) il carabiniere pestato e il Comune di Castellammare di Stabia, che si è costituito parte civile per il danno d’immagine arrecato alla città dal vergognoso episodio di violenza.
Una sequenza di terrore ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di un privato, che ha fatto il giro dei social e di tutti i media nazionali. Oltre due minuti di calci, schiaffi, pugni, colpi di casco e persino un tavolino d’alluminio scagliato contro la testa del carabiniere Giovanni Ballarò che fu anche investito dallo scooter guidato da Ferdinando Imparato. Un vero e proprio raid punitivo nei confronti dell’appuntato della sta- zione di Gragnano, quella sera libero dal servizio, che era intervenuto per sedare una rissa tra giovani in villa comunale a Castellammare, qualificandosi e filmando con il suo cellulare cosa stesse accadendo. Un’aggressione andata in scena sotto gli occhi dei familiari e dei figli di Ballarò, che rimase a terra dopo aver perso conoscenza a causa dei colpi subiti. Il carabiniere fu trasportato d’urgenza all’ospedale San Leonardo, dove gli fu diagnosticato un grave trauma cranico che lo costrinse in ospedale per cinque giorni, prima di una lunga convalescenza a casa.
Fonte: Metropolis