Elezioni a Sorrento: anche Fiorentino fa ricorso al Tar

12 dicembre 2020 | 10:53
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Elezioni a Sorrento: anche Fiorentino fa ricorso al Tar

Elezioni Sorrento. Non c’è solo il ricorso al Tar della Campania depositato dalla famiglia Morelli con cui si mette in discussione la regolarità delle elezioni Comunali che si sono svolte a inizio autunno. Ora spunta anche un’altra istanza rivolta alla magistratura: è quella dell’ex sindaco Marco Fiorentino che contesta la sua recente esclusione dal consiglio comunale di Sorrento. Lo leggiamo oggi su Metropolis. Della vicenda se ne occuperanno i giudici civili del Tribunale di Torre Annunziata che dovranno esaminare la presunta incandidabilità dell’ex primo cittadino che non è stato proclamato consigliere comunale. Condannato in via definitiva per la tragedia del primo maggio 2007 – una gru crollò mentre era impegnata in lavori in piazza Sant’Antonino, due donne, Claudia Fattorusso Morelli e Teresa Reale, restarono uccise – Fiorentino non si sarebbe potuto candidare alla carica di primo cittadino alle recenti Comunali.

E’ questo il punto di vista dei parenti delle due vittime della tragedia, a iniziare da Bruno Morelli, che dopo aver invano sollecitato l’amministrazione comunale a un intervento incisivo sul caso Fiorentino, magari disconoscendo l’intesa politica col gruppo dell’ex sindaco, ha ufficializzato la decisione di chiamare in causa il Tribunale amministrativo regionale della Campania. Stando a diversi precedenti e ricostruzioni, la città di Sorrento rischia di dover tornare alle urne e finire nelle mani di un commissario prefettizio nel bel mezzo della pandemia da Covid 19 e con un’emergenza economica assolutamente inquietante in ambito commerciale e turistico. Fiorentino, sia chiaro, contesta apertamente la sua mancata proclamazione e andrà fino in fondo in via giudiziaria per ottenere il lasciapassare per entrare in consiglio comunale. Ipotesi alquanto sfumata. Senza dimenticare che lo stesso Fiorentino è chiamato tuttora a rimborsare 108mila euro al Comune, che ha anticipato una decina d’anni fa per nome e per conto pure dell’ex sindaco la provvisionale di oltre 600mila euro quantificata al termine del processo di primo grado celebratosi in merito alla tragedia.