Furore: 40 anni di indennità non ricevuti. L’ex sindaco Ferraioli chiede 50 mila euro

5 dicembre 2020 | 09:10
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Furore: 40 anni di indennità non ricevuti. L’ex sindaco Ferraioli chiede 50 mila euro

Una vita spesa per Furore, la sua città. Ciò che ha contraddistinto l’operato diRaffaele Ferraioli, professore ed ex sindaco del borgo della Divina Costiera, è sempre stato l’amore per la sua città e il suo impegno per lo sviluppo turistico del “paese che non c’è”. Un decano della politica, che ha indossato la fascia tricolore per 40 anni. Ferraioli, infatti, è stato sindaco dal 1980. Non ha ricoperto l’incarico di sindaco solo per cinque anni, periodo durante il quale è stato presidente della Comunità montana Penisola Amalfitana. L’ex primo cittadino Ferraioli, ha donato al “paese dipinto” una nuova immagine e non ha mai ricevuto, di sua spontanea volontà, le indennità della carica di sindaco. Lo scrive Rosanna Mazzuolo su La Città di Salerno.

L’unico compenso che ha ricevuto risale al periodo in cui è stato presidente della Comunità montana Penisola Amalfitana, periodo durante il quale ha rinunciato allo stipendio per ricevere l’indennità che gli spettava. Ora l’ex sindaco Ferraioli ci ha ripensato. L’anno scorso, quando si è insediata la nuova amministrazione, ha richiesto la liquidazione delle indennità di carica relative agli ultimi due mandati. «Non è una richiesta oscena. Non ho mai preso indennità di carica da quando ho fatto il sindaco, dal lontano 1980. Hofatto questa richiesta di liquidazione per un motivo molto semplice. Al Comune di Furore ho regalato una serie di parcelle di avvocato per farmi difendere in giudizio senza mai avere nessun tipo di ricorso tranne che per piccole cose. Ho dato sempre ospitalità, non ho mai chiesto né ottenuto rimborsi. Se dovessi fare il conto di quanto il comune di Furore dovrebbe darmi sarebbero cifre incredibili, siccome nessuno si rende conto di questa cosa, anzi qualcuno parla anche in senso contrario, ho voluto farlo a dimostrazione che la situazione è quella che è».

E seguita a dire: «Altro che cinque anni, io avrei avuto diritto a 40 anni. Sono rammaricato. Sto chiedendo ciò che mi spetta. Non avevo fatto questa richiesta finora perché avevo pensato di non farla. Adesso ci ho ripensato e la sto facendo. È tutto regolarissimo, sono indennità che spettano per legge. Io ci avevo rinunciato, ma adesso ho fatto la richiesta. La cifra richiesta si aggira intorno ad una cinquantina di migliaia di euro ed è un decimo del giusto compenso». La richiesta di Ferraioli, però, dopo un anno ancora non ha avuto una risposta. «Sto per sottoscrivere una nota indirizzata al sindaco nella quale invito il Comune a stipulare la convenzione prevista per legge. Faccio questo perché chi mi sta di fronte si comporta in una certa maniera, non si comporta come dovrebbe comportarsi». Sulla vicenda ha preferito non lasciare dichiarazioni l’attuale sindaco di Furore Giovanni Milo.